Salve, a mia madre di 79 anni, è stata riscontrata, dopo una dolorosissima colica biliare, la presenza di un calcolo di 2,6 cm. In passato non ha mai avuto coliche e per la presenza di quel calcolo, oggi diventato grande, si era sottoposta a cure con acido ursodesossicolico. La settimana scorsa, al termine delle attività di pronto soccorso, i medici le hanno detto che il suo caso va urgentemente trattato con una colecistectomia. Ho visto che questo intervento riduce notevolmente la qualità della vita, modificando ritmi e stili di vita alimentare. Preciso che mia madre, escludendo il diabete, è affetta da ipercolesterolemia (ceruvastatina), problemi di tiroide (eutorox), tachicardia (Lobidiur), ha subito due anni fa intervento di chirurgia vascolare per una carotide (aspirina), esofagite (omeprazolo), stitichezza intermittente, problemi scheletrici a schiena e cervicale (infiltrazioni di lidocaina). Lo stato generale è sufficientemente tenuto in equilibrio con questa terapia farmacologica, secondo voi è opportuna la colecistectomia o si può tentare una terapia farmacologia con gli acidi desossicolici (urso oppure tauro)? Grazie anticipatamente per la risposta.
Sua madre ha quasi 80 anni, l'intervento è ormai semplice ma un chirurgo dovrebbe valutare i rischi-benefici vista l'età. Per quanto riguarda la terapia medica non esiste ad oggi un farmaco che elimini i calcoli ma può solo alleviare i fastidi.