Mio padre, circa 15 anni fa ha avuto un episodio di
Fibrillazione atriale parossistica risoltasi dopo
Terapia farmacologica nell'arco di 24 ore; 3 anni dopo ha avuto un ulteriore episodio dello stesso tipo; dopo di che più niente fino a 3 anni fa: in tale circostanza è stata effettuata una cardioversione elettrica. Da allora ogni anno mio padre ha avuto un episodio di fibrillazione atriale e sempre nel mese di ottobre, risolto sempre mediante cardioversione elettrica (l'ultima dopo il fallimento della cardioversione farmacologica), nell'arco di 6-8 ore dall'insorgere della fibrillazione, e senza assumere anticoagulanti successivamente alla cardioversione. dagli ecocardiogrammi effettuati nel tempo, il
Cuore di mio padre risulta sano. La pressione arteriosa viene tenuta sotto controllo da circa 4 anni mediante l'assunzione di Isoptin (sempre) e Triatec nei mesi invernali.
Domanda 1: possono questi farmaci essere in qualche modo responsabili di questi nuovi eventi di fibrillazione atriale? se no, quali possono essere le cause di questi episodi e quali indagini vanno effettuate?
Domanda 2: è corretto non somministrare anticoagulanti a seguito di una cardioversione elettrica effettuata entro le 6/8 ore dall'insorgere della Fibrillazione?
Domanda 3: la cardioversione elettrica sottopone il paziente a maggiori rischi rispetto a quella farmacologica? e può essere responsabile dell'aumentata frequenza degli episodi di Fibrillazione?
Grazie fin da ora per le risposte