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Vi scrivo x avere alcune delucidazioni in merito

Vi scrivo x avere alcune delucidazioni in merito al mio stato di salute. Sono un uomo di 45 anni, peso 80kg e sono alto 1.82. Nell’anno 2000 mi è stata riscontrata una fibrillazione, "ectasia bulbo aortico". L’ultima diagnosi di pochi giorni fa è stata questa: normale dimenne endocavitaria del Ventricolo sn , ipertrofia del SIV medio basale. Normale la Funzione sistolica. Alterato rilasciamento diastolico. Aumentata planimetria atriale sinistra. Aumentate le cavità di destra. Fibrosclerosi aortica e lieve Ectasia della radice aortica, moderata insicienza valvolare. Lieve-moderata insicienza mitralica, lieve insicienza tricuspidalica. Bulbo aortico 45mm-fibrillazione atriale parossistica. La prima volta che feci l’ecocardio il bulbo aortico era di 39/40 mm. Non è un problema ereditario. Ho ascoltato alcuni pareri, sempre discordanti. Alcuni mi hanno detto che non è operabile se non raggiunge i 50 mm. Quello che desideravo sapere era, se effettivamente non è ancora operabile e se devo necessariamente attendere… che arrivi a 50 mm, vivendo come una bomba ad orologeria. Inoltre per concludere vorrei sapere se è vero che non posso praticare dello sport e se è possibile, quali sono gli sport consigliabili e quali sconsigliabili.
Nell’attesa e speranza di una vostra risposta, Vi saluto cordialmente e Vi ringrazio anticipatamente. Lucio.
Risposta del medico
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Non si tratta di una bomba a orologeria, ma di una condizione da seguire serenamente nel tempo (con ecocardiogrammi periodici) per capire quando sarà il momento di intervenire per evitare danni alla funzione contrattile cardiaca: questo è infatti il problema maggiore da evitare, mentre il rischio di dilatazione acuta della radice aortica è basso. Naturalmente è opportuno fare una terapia farmacologica per rallentare il processo (solitamente si usano ACEinibitori e betabloccanti). Con una scrupolosa osservazione clinica ed ecocardiografica si individuerà il tempo giusto per l’intervento cardiochirurgico, che prima o poi dovrà essere fatto. Per quanto riguarda lo sport in effetti è meglio evitare le attività più impegnative; tuttavia – sempre che si attui una buona terapia farmacologica, e tenendo sotto controllo i valori pressori (a proposito, che valori ha solitamente? È particolarmente importante mantenerli al di sotto di 130/80 mmHg , nel suo caso) – un esercizio fisico moderato è consigliabile, per esempio facendo nuoto ad andatura tranquilla o lunghe passeggiate.
Risposto il: 14 Novembre 2005