Salve,
mia madre, l'estate scorsa è inciampata e cadendo ha subito la lussazione e frattura dell'omero. Al ricovero in pronto soccorso, la lussazione è stata messa a posto con conseguente scomparsa del
Dolore acuto. Successivamente ha portato per circa 15/20 giorni un tutore per poi iniziare la "ginnastica" all'arto.
Dopo una ripresa funzionale del 90%, 15 giorni fà, quasi repentinamente ha incominciato ad avvertire dolori fittissimi nella zona del collo-scapola-petto (
Mammella sinistra). La
Terapia farmacologica prescritta dall'ortopedico con antidolorifici e antinfiammatori non ha giovato se non una infiltrazione di cortisone (sotto controllo glicemico)che ha calmato il dolore rendendolo più sopportabile ma sempre con momenti di fortissima intensità tale da invalidare mia madre al riposo notturno. Una radiografia e una ecografia di controllo di pochi giorni fà hanno dato esito negativo, attualmente sta assumendo gocce di tramadol 20 x 2 volte al giorno ed una iniezione i.m. di un antinfiammatorio. Ciò nonostante continua a perdurare il dolore trafittivo.
DOMANDA: è mai possibile che con le indagini diagnostiche che abbiamo a disposizione non si viene a capo di una corretta diagnosi se non quella generica di periartrite ? Oggigiorno le persone vengono "aperte chirurgicamente" e dopo due giorni camminano e per la situazione descritta c'è spazio solo alla sofferenza dolorosa ? ....quale consiglio potete darmi ? Grazie!