La cardiopatia ipertrofica è una malattia primitiva del muscolo cardiaco (probabilmente su base genetica) che si esprime tramite un abnorme aumento dello spessore dei ventricoli (in genere il sinistro). Ciò comporta uno squilibrio tra le esigenze metaboliche del muscolo cardiaco e il rifornimento ematico (dato che i capillari non crescono parallelamente allo sviluppo della massa miocardia. Ciò comporta la formazione di fibrosi (cicatrice) che sostituisce progressivamente il miocardio. Le conseguenze più frequento sono : 1) Aritmie; 2) Scompenso cardiaco dovuto alla difficoltà del sangue ad entrare dai polmoni nel ventricolo ipertrofico ed infine, nella fase dilatativa, il ventricolo si dilatata e perde la sua capacità contrattile comportando una aggravamento del quadro di scompenso.