È il processo mediante il quale in seguito all'arresto delle funzioni definite vitali, che però non hanno procurato lesioni irreparabili, si procede al ristabilimento di queste. È quindi bene procedere alla rianimazione solo se non è sopraggiunta in seguito ad arresto cardiaco la morte completa, perché in tal caso la morte degli organi non è contemporanea. Altro aspetto da prendere in considerazione è che in caso di interruzione del battito cardiaco intercorre qualche minuto prima che il tessuto cerebrale si danneggi per sempre per assenza di ossigeno; è proprio in questi frangenti che la rianimazione è considerata fatale.
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