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Allenarsi alla felicità è possibile

Allenarsi alla felicità è possibile

I sostenitori della psicologia positiva propongono tre esercizi per coltivare l'ottimismo e la felicità.

L’ottimismo non è innato, ma è una dote da coltivare per raggiungere un certo grado di felicità nella vita. Ne sono convinti i sostenitori della Psicologia Positiva, la Scienza della Felicità che non a caso è il corso più seguito all'Università di Harvard.

Secondo questi psicologi spesso chi svolge professioni delicate, come l’avvocato, sviluppa un senso profondo di pessimismo che lo aiuta ad andare avanti nel lavoro ma che può riflettersi anche nella propria vita personale, al punto da provocare infelicità esistenziale.

Martin Seligman, professore di psicologia alla UPenn, spiega al Times, che tra gli avvocati il pessimismo è considerato un plus perché vedere problemi ovunque si rivela essere una caratteristica essenziale della persona prudente.

“Peccato, però, che un requisito così prezioso nel lavoro non renda altrettanto felici nella vita privata”, spiega l’esperto che ricorda che gli avvocati hanno un 3,6% di probabilità in più di divorziare o di cadere in Depressione.

Lo psicologo Michele Crossley spiega che le persone infelici non riescono a leggere il sé e la propria storia in modo adeguato. In tal senso allenarsi a formulare un giudizio retrospettivo (il senno di poi) aiuta a ripensare alle cose accadute e a cercarvi un aspetto positivo. È una cosa che le persone felici riescono a fare automaticamente (ad esempio reinterpretano gli eventi in modo da preservare la propria autostima) mentre le persone infelici possono imparare a farlo.

E allora proprio il Times elenca tre capisaldi della psicologia positiva, tre esercizi da fare regolarmente per allenarsi alla felicità:

  • prima di andare a dormire annotare almeno 3 cose positive accadute nella giornata. Accanto ad ogni avvenimento positivo, rispondete alla domanda: "Perché è successo?”
  • Confrontarsi sempre con gli altri, ma solo con chi è peggiore di noi. "Quando ci si mette a paragone con chi è più bravo di noi, si finisce per sentirsi inferiori e infelici”, spiega Isabelle Bauer, psicologa del Cognitive Behavioural Therapy Associates di Toronto.
  • Guardare al passato e alle cose accadute in passato e che sono state positive. Insomma riscrivere la propria storia guardandola da un’altra prospettiva.
Ultimo aggiornamento: 15 Luglio 2015
2 minuti di lettura
Commento del medico
Dr.ssa Santina Torello
Dr.ssa Santina Torello
Specialista in Psicologia

Il nostro pensiero influenza le nostre emozioni e queste il nostro comportamento. Interpretare gli eventi della nostra giornata in un’ottica positiva ci permette di mettere in atto comportamenti più fiduciosi, coraggiosi e nutritivi. E più scegliamo ciò che alimenta il nostro benessere, più penseremo di essere capaci e più ci sentiremo gioiosi e soddisfatti; innescando, così, un circolo virtuoso.

Sono certa che la capacità di dare rilievo gli aspetti positivi si possa imparare. La strada per farlo è sicuramente esercitarsi, è un “compito” da svolgere molto utile per ricordare a se stessi di procurarsi ciò che migliora la visione di sé e del mondo. L'esercizio non consiste nel forzarsi ad inventare aspetti positivi poco realistici, ma si tratta di fermarsi in ascolto di se stessi alla ricerca di aspetti e risvolti positivi autentici che sono sfuggiti fino a quel momento.

Credo che sia importante esercitarsi in ogni occasione che ci si presenta, e ancora di più sostengo l'importanza di comprendere le motivazioni per cui si tende a interpretare il mondo pessimisticamente, così facendo, il tutto assume maggiore profondità, determinando un cambiamento più radicale.

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