Il calcio è lo sport italiano per eccellenza: secondo le statistiche, milioni di italiani giocano a Calcio amatoriale e per molti di essi la partita di calcetto settimanale è l’unica attività sportiva praticata abitualmente.
Niente da ridire se si leggono i risultati di un ampio progetto di ricerca internazionale che ha raccolto circa cinquanta ricerche scientifiche sul legame calcio/salute che sono state condotte in sette Paesi diversi.
Quattordici di questi studi sono sati pubblicati sullo Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports in una edizione speciale intitolata "Football for Health" e fotografano bene i benefici offerti dalla pratica di questa disciplina: giocare a calcio rinforza l’apparato muscolo-scheletrico, previene le malattie del sistema Cardiovascolare, combatte l’accumulo di grassi e stimola il metabolismo; inoltre permette di allenare e perfezionare l’equilibrio e l’agilità.
Allenamento e dieta equilibrata: è questo il binomio per assicurarsi il massimo dei benefici dall’attività sportiva e per dare il massimo in campo. Ne sanno qualcosa gli stessi giocatori della Nazionale che in Sudafrica seguiranno un regime alimentare controllato, di impronta tipicamente mediterranea.
Intervistato da Sky Sport, Paolo Zeppilli, a capo dello staff medico della Nazionale di calcio, ha spiegato che i giocatori fanno un pasto completo circa tre ore prima di entrare in campo: un antipasto a base di verdure, ricche di vitamina, calcio, antiossidanti e fibre, danno una utilissima sensazione di sazietà, un primo piatto a base di Carboidrati (pasta in bianco oppure al sugo) che forniscono energie a lento rilascio, carne o pesce a giorni alterni cotti alla griglia come secondo piatto, indispensabili perché le proteine sono i mattoncini che sostengono la struttura muscolare e un filo di olio extravergine a crudo che fornisce energie fondamentali che verranno bruciate lentamente durante la partita.
Insomma il calcio è un sport per tutti, non solo da guardare in tv ma anche da giocare!