L’effetto Avatar non si ripercuote solo sugli incassi al botteghino ma anche sulla cronaca e, secondo alcuni, sulla salute degli spettatori.
Il Codacons ha lanciato l’allarme: gli occhialini per la visione in 3D, che vengono usati nei cinema e che vengono passati di spettatore in spettatore, sarebbero pericolosi perché sprovvisti del marchio CEE che ne comprova la sicurezza e potrebbero essere veicolo di infezioni di varia natura.
Non vengono puliti, tantomeno igienizzati e non sono monouso: questi occhialini, denuncia il Codacons, possono trasformarsi in vettori di infezioni a tutto danno per la salute degli spettatori.
Per questo l’associazione dei consumatori ha presentato un esposto alla procura per chiedere che vengano eseguiti degli accertamenti per verificare che questi occhialini siano conformi alle direttive della Comunità Europea.
Il Codacons ha deciso di muoversi in tal senso dopo aver ricevuto numerose mail scritte da persone che, dopo avere assistito allo spettacolo indossando gli occhialini in 3D, hanno lamentato nausea ed emicrania.
Non solo, il Codacons denuncia anche che in gran parte dei cinema questi occhialini riportano la dicitura made in China e non hanno a corredo le istruzioni o l’elenco dei possibili rischi connessi all’uso degli occhialini in lingua italiana.
I NAS hanno immediatamente disposto una serie di indagini in tutta Italia per verificare la sicurezza degli occhialini, mentre il presidente dell’Anec (Associazione degli esercenti italiani), Paolo Protti, ha ribadito che gli occhialini vengono sterilizzati con prodotti battericidi specifici dopo l’uso.
Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (SOI), ha commentato l’indagine disposta dai carabinieri ricordando che non esiste alcun danno scientificamente dimostrato causato dall’uso di questi occhialini e che questi dispositivi vengono realizzati secondo una tecnologia ormai consolidata.
Secondo Piovella se qualcuno ha lamentato qualche disturbo passeggero è perché è personalmente predisposto e non perché gli occhialini facciano male alla salute degli occhi. Ad esempio, se una persona ha un occhio che lavora più dell'altro o un leggero difetto visivo può incorrere in un po’ di Nausea o un lieve mal di testa, disturbi che però spariscono rapidamente e che non sono causati direttamente dalle lenti degli occhialini.
Inoltre i nostri occhi non sono abituati alla visione in 3D e per questo, dopo due ore, la vista può affaticarsi e provocare qualche momentaneo fastidio.
Le tecniche cinematografiche si evolvono e i film prodotti in tecnica 3D saranno sempre più numerosi. Per questo una particolare attenzione andrebbe destinata alla realizzazione e all’utilizzo degli occhialini tridimensionali.
È di questo avviso anche il Ministero della Salute che ha emanato una circolare nella quale si auspica che le tecniche produttive possano evolvere garantendo l’approccio monouso e si chiede agli esercenti delle sale cinematografiche e ai produttori degli occhialini 3D di utilizzare dei protocolli di pulizia e disinfezione che siano appropriati per ogni singola tipologia di occhiale.
L’obiettivo è, da un lato, garantire la qualità della visione e, dall’altro, eliminare agenti patogeni che possano trasmettere infezioni da uno spettatore all’altro.
Per approfondire:
- La salute degli occhi
- Da Ministero Salute no a occhiali 3D a minori 6 anni