Il 29 ottobre è la
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In un terzo dei casi esordisce tra i 10 e i 20 anni e, comunque, quasi sempre entro i 30 anni. È una delle più frequenti malattie diagnosticate dal dermatologo eppure resta ancora poco conosciuta. Al punto tale che la Psoriasi è di recente entrata a pieno titolo nell’agenda della salute globale dell’OMS, che sollecita una maggiore sensibilizzazione pubblica. Soprattutto perché l'impatto negativo della psoriasi sulla qualità della vita è una delle conseguenze più importanti di questa patologia: è una malattia che si vede e, per questo, i pazienti si sentono stigmatizzati. Al punto tale che i sintomi che non coinvolgono la pelle, per esempio nella forma di Artrite psoriasica, sono percepiti da chi ne soffre come meno 'pesanti' di quelli cutanei.
I dermatologi, quindi, oltre a trattare la patologia non possono trascurare i possibili effetti negativi indotti dai problemi che i pazienti incontrano nella loro relazione con gli altri e nei rapporti sessuali anche quando la gravità della malattia è bassa.
La psoriasi non costituisce una minaccia per la propria vita, ma chi ne è colpito potrebbe essere esposto a maggior rischio di diabete, artrite psoriasica, patologie cardiache e depressione.
Ne esistono varie forme che si definiscono per localizzazione, severità ed aspetto ma quella più comune rimane la psoriasi a placche che rappresenta l’80% dei casi. Un paziente, però, può sviluppare più di un tipo di psoriasi in una volta sola o nel corso del tempo, per questo è importante conoscerne forma e severità, così da determinare assieme al medico il piano terapeutico più efficace.
È, infatti, una patologia cronica ma può essere controllata con terapie adeguate e capaci di migliorare la qualità della vita delle persone ammalate. Sono numerose ormai le scelte terapeutiche, sia locali che sistemiche, in base alle caratteristiche e allo stadio di gravità della malattia.
In particolare i farmaci biologici sono uno dei maggiori progressi ottenuti dalla medicina negli ultimi anni in campo terapeutico e consentono di trattare anche persone con psoriasi moderata o severa che non abbiano risposto ai trattamenti convenzionali o che abbiano difficoltà a tollerare le terapie convenzionali.
Alla base dell’approccio, però, rimangono cinque regole da seguire:
- farsi seguire da un dermatologo;
- seguire scrupolosamente le indicazioni del proprio specialista;
- avere un’alimentazione corretta, soprattutto stando attenti a non prendere o perdere peso troppo rapidamente perché questo peggiora la psoriasi;
- evitare il fumo;
- avere uno stile di vita sano e fare sport.