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Prevenzione e monitoraggio dell'ipertensione

Prevenzione e monitoraggio dell'ipertensione

La prevenzione e una dieta sana sono fondamentali per combattere l'ipertensione, il principale fattore di rischio cardiovascolare.

240.000 morti l´anno. È il preoccupante dato relativo ai malati di ipertensione in Italia, il che significa che il 40% dei decessi annui è causato da questa patologia, spesso punto di partenza anche per lo sviluppo di malattie renali e del diabete.

L’ipertensione è un nemico che colpisce il 15% degli italiani, e spesso si manifesta apertamente quando ha già causato danni all’organismo.

L’obiettivo della - promossa dalla World Hypertension League e che si terrà in Italia il prossimo 17 maggio - è proprio quello di sensibilizzare, informare e combattere in modo più tempestivo la Patologia. Secondo la Società Italiana per la lotta all´Ipertensione Arteriosa (SIIA) su cinque soggetti ipertesi, solo uno si cura adeguatamente seguendo una terapia mirata.

Ed ecco che per questo motivo nelle principali piazze d’Italia numerosi stand della Croce Rossa Italiana permetteranno agli italiani di misurare la pressione, per verificare il loro livello di salute.

Ma tra gli obiettivi della giornata oltre a curare c’è anche quello di informare per prevenire, grazie a opuscoli distribuiti in tutte le farmacie della penisola.

Prevenzione e monitoraggio, quindi. È questo il messaggio della comunità scientifica, anche a seguito di un recente articolo redatto dal dott. Mark Pletcher e dai suoi colleghi dell'Università di San Francisco in California. Secondo il gruppo di medici ci sarebbero numerose correlazioni tra le prime manifestazioni di ipertensione in giovane età e i più seri problemi cardiovascolari da adulti. Lo studio ha coinvolto 3500 soggetti, di cui circa il 18% sotto i 35 anni con problemi di ipertensione, ed è giunto a questa conclusione: ipertesi da giovani, probabili cardiopatici da adulti.

Un campanello d’allarme in più, che dimostra quanto la prevenzione – associata ad una alimentazione sana e a ritmi di vita non stressanti – sia fondamentale.

E un passo avanti è stato fatto anche in laboratorio: secondo i ricercatori della Johns Hopkins University le cause dell’ipertensione sarebbero da ricercare nel DNA. Attraverso l’analisi del DNA di circa 30 mila persone con ipertensione, il team di ricercatori è riuscito a stanare nelle sequenze del Dna 11 varianti che sembrerebbero regolare i livelli della Pressione sanguigna.

Leggi anche:
Una dieta iposodica aiuta a combattere l'ipertensione. Il sodio, infatti, rappresenta un vero pericolo per la pressione arteriosa.
Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2017
3 minuti di lettura
Commento del medico
Prof. Bruno Trimarco
Prof. Bruno Trimarco

Decenni di studi epidemiologici dimostrano chiaramente che l’ipertensione è il principale fattore di rischio cardiovascolare.

Oggi non si discute più della necessità di trattare l’ipertensione nell’ultraottantenne. Casomai il discorso è come prevenire quelle conseguenze dell’ipertensione che il semplice controllo dei valori pressori non riesce a prevenire nel lunghissimo termine

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