Fobie d’estate. Sono più numerose e diffuse di quante immaginiamo e in certi casi possono uscire dai limiti di una semplice paura e trasformarsi in un’autentica ossessione, una paura esagerata ed irragionevole, che può anche rovinare le vacanze.
A fotografare la situazione è Tonino Cantelmi, docente di Psicologia dello Sviluppo all'Università Lumsa di Roma, il quale spiega che in inverno usciamo di meno e siamo più depressi, mentre in estate trascorriamo più tempo all’aria aperta, godendo della luce, ma siamo più fobici.
E allora ecco le dieci fobie più comuni in estate:
- fobia dell’acqua: in particolare del mare o del lago, legata soprattutto alla paura del contatto con l’ignoto. Ad esempio, alcuni si immergono solo fino alle ginocchia ed altri evitano di andare dove non si vede il fondo;
- igiene: difficile gestire la fobia per la sporcizia se si programma una vacanza in un
campeggio o in un luogo ricettivo più spartano;
- ambiente: un ambiente troppo ampio oppure l’altezza possono causare fobie e attacchi di panico. In genere chi ne soffre evita di tornare nel luogo dove è avvenuto il primo episodio;
- insetti e ragni: diffusissime in estate. Le persone escono all’aperto e riscoprono il contatto con la natura ma ragni e altri insetti possono terrorizzarle;
- luce e sole: molti denunciano di soffrire di un’Allergia alla luce e quindi in estate si coprono con cappelli, occhiali, vestiti per evitare l’esposizione alla luce del sole;
agorafobia : circa 700mila italiani soffrono di attacchi di panico che possono essere collegati anche all’agorafobia, cioè il disagio che si prova quando si sta in spazi all’aperto o comunque in luoghi non familiari;
- mottefobia: si chiama così la paura per le falene, le farfalle della notte. Una fobia che è in qualche modo collegata anche alla paura della notte e di ciò che non riusciamo a controllare;
- paura di serpenti e vermi: “questi esseri rappresentano la componente inaccettabile di noi stessi o della realtà", spiega Cantelmi;
- paura della nudità: cioè paura di essere nudi o di vedere nudi gli altri. Collegata all’Ansia della sfera sessuale e in generale all’assenza di difese generate dalla nudità;
- paura di non essere popolari sui
social : in estate ci si scollega dal computer e si teme di venir dimenticati. La reazione è quella di postare e condividere continuamente immagini e frasi in una sorta di bulimia digitale.