Il ruolo che il cibo può giocare nella prevenzione delle malattie e anche nella sua cura è sempre più al centro delle indagini della comunità scientifica, e il cibo sembra entrare anche nella pratica clinica quotidiana.
Lo dimostra il programma previsto dalla facoltà di medicina dell'Università di Tulane in Florida durante il quale gli studenti del primo e secondo anno imparano come preparare sane e nutrienti ricette fatte in casa, grazie alle tecniche impartite da un cuoco professionista che veste i panni di docente universitario.
Il programma messo in piedi in Florida non è una novità. Corsi simili si tengono già nel 10% delle facoltà di medicina degli atenei statunitensi e delle scuole per infermieri, come quella di Harvad dove David Eisenberg ha messo in piedi il primo programma di questo tipo.
Un certificato di “medicina culinaria” al termine dei corsi
A ideare il programma e a portarlo negli atenei americani è stata la scuola Johnson & Wales, che da anni insegna ai medici come consigliare i propri pazienti sull'Alimentazione sana. L'obiettivo dichiarato di questo tipo di programmi e far sì che gli operatori sanitari possano, in futuro, prescrivere non solo farmaci, ma anche precisi alimenti e pietanze, i cui ingredienti verranno magari rimborsati dal Servizio Sanitario nazionale, nell'ottica che il cibo sarà la medicina del futuro.
A guidare la scuola di medicina culinaria di Tulane è il cuoco e medico Tim Harlan che spiega che il programma verte su principi come la prevenzione delle malattie grazie all'alimentazione sana e la preparazione di pietanze sane con ingredienti che hanno comprovati benefici sulla salute.
Ci sono, dunque, lezioni pratiche di cucina ma anche lezioni teoriche che illustrano i principi della dieta mediterranea, le competenze legate alla cucina di base e poi, per gli studenti del terzo e quarto anno, anche corsi più specifici sull'alimentazione legata a malattie come quelle cardiovascolari, la celiachia e l'Aids.