Si chiama pane mezzosale ed è una novità assoluta per gli italiani.
Grazie a un protocollo di intesa siglato tra il Ministero della Salute e la Federazione italiana dei panificatori che prevede la riduzione di almeno il 15% della quantità di sale contenuta nel pane, gli italiani potranno portare in tavola un pane meno salato e più salutare. L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi e si colloca all’interno di un filone internazionale mirato a ridurre il sale nella dieta.
Da anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito la riduzione del sale tra gli obiettivi per la prevenzione delle malattie non trasmissibili e anche il Ministero della Salute Italiano ha seguito questa indicazione.
Il progetto denominato “Buone pratiche sull’alimentazione: valutazione del contenuto di sodio, potassio e iodio nella dieta degli italiani” è giunto alla conclusione della sua prima fase e i risultati sono stati presentati in occasione di un recente convegno sul tema dell’abuso di sale, obesità e ipertensione.
Secondo le Linee guida Inran il limite massimo di sale giornaliero è di 2,4 grammi al giorno, ma i primi dati emersi dal progetto di ricerca, che per ora ha censito nove regioni italiane, fotografano una realtà del tutto diversa: gli uomini consumano in media 11 grammi di sale al giorno e le donne 8 grammi.
Complessivamente solo il 7% della popolazione consuma la giusta quantità di sale, anche se non sempre il sale consumato è quello aggiunto direttamente ai cibi (il 60% del sale che viene assunto ogni giorno proviene dagli alimenti all’origine) e molto c’è da fare sul fronte della prevenzione e del miglioramento delle abitudini alimentari.
Basti pensare che se gli italiani dimezzassero la quantità di sale assunta abitualmente si scongiurerebbero fino a 26mila morti all’anno (causate soprattutto da Ictus e ischemie)
Per questo motivo il punto di partenza è il pane, l’alimento più amato dagli italiani e a giusta ragione dal momento che ha un valore nutrizionale indubbiamente straordinario: i carboidrati complessi del pane, infatti, forniscono energia a lento rilascio, senza provocare picchi di insulina.
In prima linea sono stati chiamati i panificatori perché il 90% degli italiani sceglie pane artigianale e prossimamente saranno coinvolte industrie alimentari alle quali verrà chiesto di ridurre la quantità di sale contenuta dagli alimenti all’origine.
Per approfondire guarda anche: “I pericoli di una dieta ad alto contenuto di sale“