Scopo della iodoprofilassi è assicurare una fonte di iodio per eliminare la possibilità di contrarre malattie provocate, per l’appunto, da insufficienza iodica. Lo iodio, infatti, è un micronutriente essenziale per il corretto funzionamento della tiroide e, in caso di carenza, scatena - ad esempio - la comparsa del gozzo, ovvero l’aumento delle dimensioni della tiroide, nonché disordini neuro-cognitivi e altri effetti dannosi sulla salute.
Per di più, durante la gravidanza, lo iodio (presente nel nostro Organismo in misura di 10 - 20 mg) è ancora più importante perché necessario per lo sviluppo del cervello del nascituro. In assenza, infatti, si rischia il gozzo materno e fetale, l’ipotiroidismo, l’aumento di rischio di aborto, morti perinatali e cretinismo nel bambino.
All’opposto, la iodoprofilassi durante la gravidanza comporta vari benefici, tra cui l’aumento del peso alla nascita e del quoziente intellettivo del bambino.
L’importanza della iodoprofilassi è data dall’impatto delle patologie tiroidee sulla popolazione italiana: più del 10% degli italiani - come emerso durante la Giornata Mondiale della Tiroide del 2012 - si ammala di gozzo, con 50 ricoveri ogni 100.000 abitanti e un impatto economico stimato in oltre 150.000.000 di euro all’anno.
Dove si trova lo iodio?
Lo iodio si assume con la dieta, soprattutto perché tutti i prodotti alimentari che originano dalla crosta terrestre ne sono poveri, al contrario di quelli di origine marina che ne contengono in maggiore quantità.
Da tenere in considerazione anche il latte, perché contiene una quantità considerevole di iodio, mentre la frutta e la verdura ne hanno poco.
L'importanza del sale iodato
Alla luce di quanto scritto scaturisce, quindi, l’importanza di assumere iodio e ciò può avvenire, in maniera semplice ed economica, attraverso l’uso del sale iodato (da non confondere naturalmente con quello marino). Questo perché la quantità media di iodio assunta normalmente con la dieta non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero e, quindi, il modo migliore è usare, nell’ambito di una dieta variata e bilanciata, il sale arricchito di iodio al posto di quello comune.
In Italia, tra l’altro, una legge del 2005 rende obbligatoria la disponibilità di sale iodato nei negozi.
Quanto iodio bisogna assumere?
La quantità necessaria di iodio da assumere dipende dalla fase della vita dell’individuo:
- Adulto: 150 ug (microgrammi) al giorno;
- Gravidanza: 250 ug/die;
- Allattamento: 250 ug/die;
- Neonati: 90 ug/die;
- Bambini (1-5): 90 ug/die;
- Bambini (6-12): 120 ug/die;
Per arrivare a consumare 150 ug di iodio al giorno basta bere una tazza di latte, usare il sale iodato per condire gli alimenti e mangiare pesce marino 3 volte alla settimana (ad esempio il tonno in scatola).
La prevenzione nelle scuole
Il Ministero dell’Università e della Ricerca, con la nota n. 1202 del 22 febbraio del 2016 ha promosso il progetto Educazione alla salute - Progetto iodoprofilassi per le scuole.
Si tratta di un’iniziativa frutto del protocollo d’intesa tra il MIUR, l’Associazione Italiana della Tiroide, la Società Italiana di Endocrinologia, l’Associazione Medici Endocrinologi e il Comitato Associazioni Pazienti Endocrini.
Scopo del progetto è sensibilizzare studenti e famiglie sulla necessità dell’apporto di iodio sin dall’età infantile e, in tal senso, un ruolo importante deve essere svolto dalla scuola, il cui compito è quello di diffondere la cultura della prevenzione attraverso materiali informativi e INTERVENTI nelle aule di endocrinologi.
L'importanza della iodoprofilassi per le madri migranti
In un periodo come questo, in cui il flusso migratorio si è intensificato rispetto ai decenni scorsi, è fondamentale promuovere la iodoprofilassi anche e soprattutto tra le donne migranti.
In relazione a ciò, merita una menzione l’iniziativa promossa da IBSA Farmaceutici italiana, presentata il 26 maggio scorso in Città del Vaticano, volta a sensibilizzare, attraverso la distribuzione di materiali informativi in lingua araba, francese, inglese, rumena, albanese e italiana, le donne in attesa, ma anche coloro che pensano a una gravidanza futura o che allattano, circa l’importanza di un corretto apporto di iodio. Tutte le informazioni in merito a questa campagna si possono trovare sul sito www.tiroide.com.
Per approfondire guarda anche: “Malattie della tiroide“