Cresce l’esercito delle persone che - per strada, in metropolitana, sui treni e in autobus - viaggiano e si muovono con le cuffie nelle orecchie e la musica a fare da colonna sonora, spesso a volume troppo alto, della propria giornata.
Ne è passata di acqua sotto i ponti dai tempi del walkman: oggi si va in giro con l’iPod e lo smartphone di minuscole dimensioni, celato in qualche tasca e con cuffie piccole o grandi, come detta la moda degli ultimi tempi. Il trend di vedere per le strade decine e decine di persone immerse in un universo sonoro isolato e del tutto personale ha destato l’interesse dei ricercatori.
Ascoltare musica ad alto volume (spesso superiore agli 89 decibel consigliati come soglia massima) che arriva direttamente dalle cuffiette inserite nel padiglione auricolare, può causare problemi all’udito. Gli ultimi a indagare sono stati alcuni studiosi dell’Università di Tel Aviv che hanno confermato come l’ascolto di musica con questi dispositivi metta a rischio l’udito di un
La ricerca è stata pubblicata sull'International Journal of Audiology ed ha esaminato 289 teenager tra i 13 e i 17 anni. I ragazzi sono stati dapprima intervistati circa le loro abitudini quotidiane in fatto di ascolto di musica con dispositivi portatili poi, in una seconda fase, sono stati eseguiti degli esami sull’udito di 74 di essi. I risultati?
L’80% dei ragazzi ascolta regolarmente musica con l'Mp3, il 21% di essi lo usa tra 1 e 4 ore al giorno e l’8% per più di 4 ore e un quarto di questi ragazzini è a rischio grave di perdita dell’udito. Insomma, il rischio è che un’intera generazione si accorgerà solo tra un decennio o due di avere seri problemi di udito, e forse sarà troppo tardi per correre ai ripari.
A confermare questi dati anche uno studio condotto l’anno scorso dall’Università di Yale, che aveva addirittura paragonato il danno causato dalla musica ascoltata con le cuffie a quello causato dall’esposizione ravvicinata al motore di un jet. Per questo, la Commissione Europea ha formalizzato nuove regole per le aziende produttrici di Mp3 e iPod. In pratica le aziende sono state chiamate a ridurre significativamente il volume massimo di riproduzione della musica e a invitare i consumatori ad un uso e ad un volume più moderati per
Ma la
I ricercatori dell’Università del Maryland hanno analizzato tutti i dati relativi agli incidenti tra il 2004 e il 2011 e hanno identificato 116 casi di incidenti, 81 dei quali mortali, a carico di pedoni che indossavano cuffie ed Mp3 (il 55% dei casi ha visto coinvolti i treni).
E nel periodo preso in esame il numero di questo tipo di incidenti si è praticamente triplicato. Distrazione e isolamento acustico sarebbero, quindi, due fattori che aumentano il rischio di restare coinvolti in un incidente o di essere investiti.