Se la stanchezza si protrae nel tempo potrebbe essere la spia di qualche disturbo. Vediamo quali sono i più diffusi.
Anemia e altre carenze
Una carenza di ferro può essere frequente, soprattutto nelle donne in età fertile. È sufficiente un
Depressione
Si calcola che le persone depresse soffrano di stanchezza con una frequenza fino a 4 volte maggiore. In questo caso potrebbe essere sufficiente uscire all’aria aperta e fare esercizio fisico. Se la stanchezza diventa cronica il medico potrebbe proporre una terapia con farmaci che stabilizzino l’umore.
Ipotiroidismo
I disturbi della tiroide sono difficili da diagnosticare per l’estrema varietà dei sintomi. Uno dei sintomi chiave dell’ipotiroidismo è proprio la stanchezza cronica. Un esame del sangue che misura i livelli degli ormoni tiroidei può diagnosticare questo disturbo.
Accumulo di tossine
L'accumulo di tossine nel corpo può causare stanchezza poiché sovraccarica il fegato e altri organi di depurazione, riducendo la loro efficienza, e interferisce con il metabolismo energetico, compromettendo la produzione di energia a livello cellulare. Questi due fattori insieme portano a una sensazione di stanchezza generale, poiché il corpo deve lavorare di più per mantenere l'equilibrio interno e non riesce a produrre e utilizzare l'energia in modo efficace.
Sindrome della stanchezza cronica (Cfs)
Si calcola che in Italia colpisca 300mila persone e molti italiani 'patologicamente stanchi' non sanno di essere colpiti da questo disturbo perché se ne parla ancora poco. Spesso si tratta di un disturbo legato al tumore: il 90% dei pazienti oncologici, infatti, soffre di stanchezza cronica, soprattutto dopo la chemioterapia. Ma la Cfs colpisce anche un gran numero di giovani in buona salute che vedono compromettere la propria qualità della vita a causa di una spossatezza davvero invalidante.
Come capire se si tratta di stanchezza cronica?
La sensazione di fatica deve persistere da almeno sei mesi e deve provocare un progressivo impoverimento delle proprie attività professionali e sociali; inoltre devono essere presenti almeno 4 di questi sintomi: problemi di memoria, faringite, dolori muscolari e alle articolazioni senza infiammazione, dolore alle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari;
Allora occhio alla dieta perché scegliendo gli alimenti giusti si può dare all’organismo una sferzata di energia. Mai farsi mancare frutta e verdura ricche di potassio, ferro, calcio e magnesio: svolgono un’azione rigenerante e sono ricche di sali minerali che combattono la stanchezza e aiutano a dormire.
Ogni giorno noci e mandorle: sono ricche di vitamina B1, che trasforma gli zuccheri in energia. E infine passeggiate all’aria aperta e una giusta dose di sonno notturno possono aiutare l’organismo ad affrontare periodi di particolare stanchezza.