L'intervento di BY-PASS consiste nel superamento della o delle ostruzioni di una o più arterie. Viene proposto nella Terapia chirurgica delle arteriopatie per ovviare ai disturbi ischemici che ne derivano.
Attraverso incisioni a monte e a valle dell'ostruzione si isolano le arterie ancora aperte e si inserisce un materiale protesico (PTFE, Dacron, ecc.) che viene suturato e rimane in sede.
Non facendo l'intervento, che viene proposto seguendo le più recenti linee guida individuate dalle Società Scientifiche ad esse preposte, si corre il rischio di un peggioramento della sintomatologia ischemica, fino alla comparsa di dolori a riposo o di ulcere o gangrene nei casi estremi, se già non presenti. Nel caso di claudicatio intermittens senza dolori a riposo o ulcere ischemiche, l'intervento trova indicazione nei casi particolarmente invalidanti per il benessere psico-fisico del paziente.
Pur essendo numericamente rare (2-8 % in totale), tra le complicazioni che possono rendere inefficacie l'intervento o talora dannoso, vanno annoverate le seguenti:
Detto questo, le percentuali di successo sono però percentualmente così elevate da rendere il rischio accettabile, soprattutto in situazioni di elezione e non di urgenza.
Con la firma in calce, esaurientemente edotto sul significato, modalità, rischi ed effetti collaterali dell'intervento proposto, con termini a me comprensibili, concedo il mio CONSENSO LIBERO, INFORMATO E PERSONALE all'esecuzione dello stesso.
Dichiaro di aver sufficientemente informato il chirurgo di ogni mia situazione clinica che aumenti il rischio operatorio, in particolare per quel che riguarda patologie concomitanti:
Il Medico: ..........................................................................
Il Paziente:...........................................................................
Ev. Testimoni dell'informazione al Paziente:
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Attraverso incisioni a monte e a valle dell'ostruzione si isolano le arterie ancora aperte e si inserisce un materiale protesico (PTFE, Dacron, ecc.) che viene suturato e rimane in sede.
Non facendo l'intervento, che viene proposto seguendo le più recenti linee guida individuate dalle Società Scientifiche ad esse preposte, si corre il rischio di un peggioramento della sintomatologia ischemica, fino alla comparsa di dolori a riposo o di ulcere o gangrene nei casi estremi, se già non presenti. Nel caso di claudicatio intermittens senza dolori a riposo o ulcere ischemiche, l'intervento trova indicazione nei casi particolarmente invalidanti per il benessere psico-fisico del paziente.
Pur essendo numericamente rare (2-8 % in totale), tra le complicazioni che possono rendere inefficacie l'intervento o talora dannoso, vanno annoverate le seguenti:
- occlusioni, precoci o tardive, del by-pass, che in rari casi possono anche esitare in amputazioni dell'arto, ma che spesso vanno risolte con altri INTERVENTI
- emorragie, anche gravi, che possono richiedere emotrasfusioni di Sangue o reinterventi
- infezioni, che nel caso di innesti protesici alloplastici richiedono spesso l'espianto della protesi
- sieromi
- impossibilità tecnica a portare a termine l'intervento per impraticabilità dei clampaggi o delle suture
- complicazioni generali (insufficienza renale, cardiaca, epatica ecc.), che in genere dipendono da condizioni preesistenti all'intervento (diabete, insuff. renale cronica, ipertensione ecc.)
- lesioni di strutture vicine ai punti di intervento, in particolare vene, nervi, strutture linfatiche, che possono portare a dolori o gonfiori dell'arto, spesso persistenti
Detto questo, le percentuali di successo sono però percentualmente così elevate da rendere il rischio accettabile, soprattutto in situazioni di elezione e non di urgenza.
Con la firma in calce, esaurientemente edotto sul significato, modalità, rischi ed effetti collaterali dell'intervento proposto, con termini a me comprensibili, concedo il mio CONSENSO LIBERO, INFORMATO E PERSONALE all'esecuzione dello stesso.
Dichiaro di aver sufficientemente informato il chirurgo di ogni mia situazione clinica che aumenti il rischio operatorio, in particolare per quel che riguarda patologie concomitanti:
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Il Medico: ..........................................................................
Il Paziente:...........................................................................
Ev. Testimoni dell'informazione al Paziente:
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Ultimo aggiornamento: 06 Febbraio 2007
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