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Problemi di infertilità maschile e prostatite

Una prostatite, sia batterica che abatterica, può provocare un grave danno alla fertilità maschile.

Il 40% delle infertilità maschili si crede che sia dovuto ad un processo infiammatorio delle vie seminali. Infatti le prostatiti croniche batteriche possono provocare un grave danno alla fertilità maschile e questo è collegato all’azione del batterio che provoca un effetto spermatotossico diretto ed un fenomeno di adesività batterica. (Hubert 2003).

Se valutiamo per esempio gli spermatozoi incubati con Escherichia Coli, questi presenteranno:

  • vacuoli citoplasmatici e difetti di membrana nel 90% degli Spermatozoi;
  • rigonfiamento citoplasmatico;
  • danni di membrane acrosomiali;
  • flagello avvolto (swelling).

Da vari studi eseguiti dai Professori Hubert – Matthias - Sanocka si dimostra che le infezioni batteriche a livello del liquido seminale provocano un'alterazione dello stesso in quanto si viene a creare una modificazione della osmolarità intracellulare con depressione funzionale degli epiteli secretori che inducono le modificazioni biochimiche.

Se nel liquido seminale troviamo una Infezione batterica da micoplasmi, questi provocheranno:

  • diminuzione della motilità degli spermatozoi per problemi morfologici;
  • produzione di neuraminidasi;
  • adesività;
  • produzione di sostanze spermiotossiche;
  • produzione di anticorpi specifici che legati ai micoplasmi adesi facilitano la spermioagglutinazione.

Quindi possiamo dire con certezza che una prostatite sia batterica che abatterica, può provocare un danno alla fertilità maschile per i seguenti motivi:

  • alterazione del ph del liquido seminale;
  • presenza di leucociti;
  • attivazione di enzimi di ossidazione;
  • liberazione di citochine (IL-1 b/IL-6/IL-8/IL-11/tnf);
  • aumento dei radicali liberi 02.

Facendo un esame del liquido seminale, osservando come di norma 3 o 5 giorni di astinenza dall’eiaculazione in caso di una prostatite in atto, nel liquido seminale troveremo le seguenti alterazioni:

  • una disomogenea fluidificazione;
  • materiale lipidico;
  • viscosità aumentata;
  • spermatozoi con coda avvolta;
  • markers biochimici (Zn – Ac. Citrico, Fosfatasi Ac.).

Mentre nel caso si trattasse di una sola flogosi genitale, troveremo sempre nel liquido seminale:

  • ph elevato;
  • astenozoospermia;
  • spermatozoi agglutinati;
  • cellule spermatogenitiche alterate;
  • spermatozoi angolati;
  • presenza di batteri e di Leucociti.

Nel caso di una disfunzione degli epididimi troveremo:

  • aumento delle forme immature;
  • astenozoospermia;
  • riduzione della carnitina.

I principali markers funzionali biochimici della ghiandola prostatica delle vescicole seminali e degli epididimo sono:

  • ghiandola prostatica (acido citrico/zinco/fosfatasi acida);
  • vescicole seminali (fruttosio e prostaglandine);
  • epididimo (Carnitina e Glicerofosforilcolina).

Per le analisi microbiologiche si eseguono parte degli esami qui di seguito descritti:

  • spermiocoltura con abg;
  • urinocoltura con abg;
  • esame urine 1° getto con colt. ed abg;
  • test di Meares/Stamey;
  • tampone uretrale con colt. ed abg.

Da qualche tempo oltre agli esami sopra menzionati esistono esami diagnostici più accurati come la ricerca delle citochine che non sono altro che mediatori umorali e comprendono le interleuchine. Servono per la comunicazione tra cellule per evidenziare un processo infiammatorio in atto mentre altre fungono da fattori di crescita ed altre come detto sopra per segnalare una infiammazione in atto (tnf/IL-6/IL-8) mentre altre per una funzione cellulo mediata (IL-2/ifn).

Il dosaggio delle interleuchine IL-6 ed IL-8 può esere eseguito sia nel liquido seminale che nel secreto prostatico (dopo relativo massaggio prostatico):

  • interleuchina IL-6: è una citochina pro/infiammatoria, prodotta da macrofagi, monociti, cellule endoteliali, fibroblasti, linfociti t ecc... promuove la reazione infiammatoria acuta. Risulta un buon indicatore clinico per la Diagnosi di infezione delle ghiandole accessorie dell’aparato riproduttivo maschile;
  • interleuchina IL-8: è una citochina infiammatoria, che viene prodotta in caso di infezione da macrofagi, fibroblasti, monociti. Provoca infiammazione mediante una attivazione chemiotattica sui leucociti. Si trovano valori elevati nel liquido seminale di pazienti infertili con leucospermia.

Da uno studio eseguito dal prof. Paulis, nei pazienti affetti da prostatite a livello del liquido seminale possiamo trovare:

  • IL-8 e /o IL-6 elevate in 82/101 casi (sensibilità del 81,2 %);
  • IL-6 elevata in 75 casi (sensibilità del 74,2 %);
  • IL-8 elevata in 46 casi (sensibilità del 45,5%);
  • entrambe elevate in 40 casi (sensibilità del 39,6 %);
  • solo IL-6 elevata in 35 casi (sensibilità del 34,6 %);
  • solo IL-8 elevata in 6 casi (sensibilità del 5,9 %);
  • valori normali di IL-6 e di IL-8 in soli 19 casi (18,8 %).
Leggi anche:
La prostatite è un’infiammazione della prostata, la piccola ghiandola della grandezza di una noce presente nella vescica degli uomini.
Ultimo aggiornamento: 02 Agosto 2017
4 minuti di lettura

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