Che cos'è la pressione arteriosa
La Pressione arteriosa è la pressione che il Sangue esercita sulle pareti delle arterie del sistema cardiocircolatorio. Essa dipende sia dalla quantità di sangue pompato dal cuore, sia dalla resistenza opposta al flusso sanguigno.
La pressione sale e scende seguendo le contrazioni del cuore: è massima quando il Cuore si contrae (sistole) per spingere il sangue in circolo (pressione sistolica) ed è minima quando il cuore si rilascia (diastole) per riempirsi di sangue (pressione diastolica).
Valori normali
L'unità di misura della pressione arteriosa è il millimetro di mercurio (mmHg). I valori riconosciuti come normali nella popolazione sana sono tali fin quando non superano i 140-90 mmHg di sistolica.
- Si parla di ipertensione (pressione alta) secondo le ultime linee guida ESC/ESH (Società europea di Cardiologia e Società europea di Ipertensione) quando i valori abituali di pressione sono uguali o superano i 140 mmHg di sistolica e/o i 90 mmHg di diastolica. L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare (aumenta il rischio di ictus ed infarto miocardico). La maggior parte degli ipertesi non presenta sintomi: per questo motivo l'ipertensione viene chiamato "killer silenzioso". È opportuno che il proprio medico di medicina generale faccia una prima valutazione mediante l’anamnesi familiare e personale (per indagare eventuale predisposizione a sviluppare ipertensione), misuri almeno una volta la pressione arteriosa e sulla base di questi dati attui un adeguata strategia di screening (consigliando delle misurazioni periodiche se necessario).
Al fine di prevenire l’ipertensione arteriosa, l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda:
- promuovere uno stile di vita sano e una alimentazione controllata
- evitare il consumo di alcol
- fare attività fisica regolare e mantenere un peso corporeo nella norma
- smettere di fumare e di esporsi al fumo passivo
- ridurre lo stress.
La pressione bassa o ipotensione, invece, si riscontra in un soggetto in cui si rileva una pressione sanguigna arteriosa massima inferiore ai 100 mmHg.
Come si esegue la misurazione della pressione arteriosa
La pressione arteriosa viene comunemente misurata a livello dell'arteria del braccio (arteria brachiale detta anche omerale). La misurazione viene effettuata sul paziente in posizione seduta, con il braccio appoggiato su un piano orizzontale all'altezza del cuore.
Lo strumento utilizzato per misurare la pressione è lo sfigmomanometro, un apparecchio costituito da un bracciale di tela provvisto di camera d'aria, e da un manometro a orologio con ago mobile dove si leggono i valori di pressione (sfigmomanometro aneroide).
Esistono anche apparecchiature elettroniche automatiche, ma lo sfigmomanometro a mercurio è ancora considerato lo strumento più preciso e affidabile e resta quello generalmente utilizzato dai medici. I misuratori digitali, più pratici da usare, sono adatti per l'auto-misurazione domiciliare effettuata dallo stesso paziente.
Nella misurazione della pressione arteriosa bisogna:
- permettere al paziente di rimanere seduto e rilassato per alcuni minuti in una stanza silenziosa;
- prendere almeno due misurazioni, con un intervallo di 1 o 2 minuti tra le due;
- la prima volta misurare la pressione arteriosa in entrambe le braccia per identificare possibili differenze dovute a patologie periferiche vascolari;
- nei soggetti anziani, nei diabetici e in tutti i casi in cui si sospetti un’ipotensione ortostatica, misurare la pressione arteriosa 1 e 3 minuti dopo che il paziente ha assunto la posizione eretta;
- il paziente che ha mangiato, ha bevuto caffè o tè, ha fumato o si è sottoposto a uno sforzo fisico deve aspettare almeno un'ora prima della misurazione.
La pressione arteriosa è soggetta a oscillazioni durante la giornata. L’ideale è misurare la pressione al mattino appena svegli.