La prevenzione primaria e secondaria è fatta da un insieme di azioni raccomandate a tutta la popolazione allo scopo di prevenire una malattia. In particolare, sono interventi fondamentali nella lotta ai tumori.
Prevenzione primaria, cosa si intende?
La prevenzione primaria consiste nell'eliminare, o almeno ridurre, l'esposizione dell'organismo ad alcuni fattori di rischio predisponenti il cancro.
Si tratta di buone abitudini che si possono praticare ogni giorno autonomamente, preziose per la salute e la qualità della vita:
- non fumare;
- non eccedere nel consumo di alcolici;
- evitare l'eccessiva esposizione al sole;
- frequentare ambienti sicuri da sostanze cancerogene;
- mangiare frequentemente frutta fresca, verdure e cibi integrali;
- non aumentare troppo di peso e limitare l’uso di grassi e di carne.
Le sei regole di prevenzione primaria
Fumare non fa bene. Le sigarette aumentano le probabilità di esporsi a molte malattie: dal cancro all’infarto; dai problemi cardiaci all’ictus cerebrale; dalle bronchiti croniche ostruttive ad altri disturbi dell’apparato respiratorio. Inoltre, danneggia precocemente la pelle e riduce le difese immunitarie e la fertilità. Ridurre le sigarette è un passo, ma l’ideale è smettere di fumare. I benefici non si faranno attendere.
Bere con misura. Un paio di bicchieri di vino al giorno fanno bene. L’importante è non andare oltre abitualmente per non danneggiare il fegato. L’abuso di superalcolici provoca un’irritazione del cavo orale, della faringe e del primo tratto del tubo digerente che può, a lungo andare, favorire l’insorgenza del cancro, in particolare della bocca e dell’esofago.
Prendere il sole con moderazione. Grande amico del tono fisico ed anche psicologico, il sole aiuta a sintetizzare la vitamina D e a fissare il calcio, ma perché non si trasformi in nemico, occorre prenderlo con cautela. In estate sono consigliate a tutti, e in particolare ai bambini e alle persone dalla pelle chiara, la protezione solare ed un’esposizione moderata, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Questo per evitare le ‘scottature’, dannose oltre che fastidiose e per non favorire, a lungo andare, lo svilupparsi dei tumori della pelle, fra i quali il melanoma, che può colpire anche giovani e adulti.
Migliorare l’ambiente di vita, di lavoro e di studio. A casa, nelle scuole, negli uffici, come pure nell'aria, nella terra e nelle acque esistono diverse sostanze cancerogene anche naturali. Fra questi nemici c'è l'amianto, che può causare tumori al polmone e alla pleura, oppure il benzene, i cromati, i composti liberati dalla raffinazione del petrolio e le radiazioni. Areare gli ambienti con frequenza è una buona soluzione.
L'importanza di una dieta corretta. Ai fini della prevenzione, dire sì ogni giorno a frutta fresca, verdura e cibi integrali trova concordi gli specialisti di tutto il mondo. Questo per dare all'organismo tutte le vitamine e le sostanze di cui ha bisogno, oltre che per proteggerlo. Insieme a frutta e verdura, pane, pasta, riso integrali e legumi aiutano a prevenire il cancro al colon e al retto e ad assicurare un buon funzionamento ed assorbimento intestinale.
Limitare i grassi e la carne. Queste sostanze non sono nemiche della dieta, ad esempio i grassi saturi, in giusta dose assicurano un corretto funzionamento dell'organismo e la carne rossa è invece ricca di ferro e vitamine dei gruppi B ed E. È l'eccessivo consumo ad essere dannoso. Questa regola vale anche per il peso corporeo, da controllare evitando l'obesità, che può favorire il diabete, malattie cardiovascolari ed anche le probabilità di ammalarsi di cancro.
Prevenzione secondaria
La prevenzione secondaria è l’insieme di azioni e comportamenti che si propongono di identificare eventuali forme di malattia sin dallo stadio iniziale, quello in cui sono maggiori le possibilità di cura e guarigione.
Per alcuni tipi di tumore è auspicabile che, tramite il Servizio Sanitario Nazionale, tutta la popolazione sana venga chiamata ad effettuare esami specifici che costituiscono i cosiddetti screening di massa.
I più raccomandati sono:
- DONNE - dai 18 ai 65 anni, fare regolarmente un PAPtest ogni 3 anni;
- DONNE - dopo i 30 anni fare l'autopalpazione del seno ogni 2 o 3 mesi e una visita medica all'anno. Dai 50 anni in poi, fare una mammografia ogni 2 anni;
- UOMINI - dai 50 anni in poi, fare una volta all'anno il controllo della prostata tramite esplorazione rettale ed eventuale test PSA;
- UOMINI E DONNE - Dai 40 anni in avanti sottoporsi una volta all'anno all'esplorazione rettale per l'identificazione di poliposi al colon e di cancro al retto. In presenza di sangue nelle feci o di cambiamenti nelle abitudini intestinali è bene sottoporsi ad esame endoscopico.
Il benefici più rilevante dello screening sono dati sia dalla riduzione di mortalità per quella neoplasia perché trattata precocemente sia dall'impiego di trattamenti chirurgici più conservativi e dalla non necessità di ricorrere a terapie mediche aggressive con la minor frequenza di malattie in fase terminale.
Altrettanto importanti sono le verifiche periodiche effettuate dal medico, anche in presenza di un primo eventuale sintomo di disturbo. La prevenzione secondaria invita tutti ad ascoltare il proprio corpo e a comunicare subito al medico qualsiasi segnale 'anomalo'. Oltre a questo, suggerisce di rispettare i controlli di routine.