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Autopalpazione dei testicoli, a cosa serve?

Autopalpazione dei testicoli, a cosa serve?

L’autopalpazione dei testicoli è un esame di controllo semplice da effettuare ma fondamentale per identificare in maniera precoce eventuali anomalie.
In questo articolo:

L’autopalpazione dei testicoli, così come l’autoesame al seno per le donne, è un esame di controllo semplice da effettuare ma fondamentale per identificare in maniera precoce eventuali anomalie e cambiamenti sospetti che potrebbero indicare la diagnosi di un tumore. Scoprire il cancro del testicolo in stadio iniziale permette di intervenire in maniera efficace nel 99% dei casi. 

Incidenza del tumore ai testicoli

Il tumore del testicolo ha una incidenza inferiore al tumore della mammella nella donna, colpisce più frequentemente la fascia di età che va dai 20 ai 40 anni, previlegiando uomini che abbiano avuto in passato pregresse patologie del testicolo quali ad esempio orchiti post parotitiche o criptorchidismo (testicolo che non scende nella sacca scrotale ma rimane intrappolato nel canale inguinale ). È un tumore considerato raro: in Italia l’incidenza è di circa 1600-1800 nuovi casi ogni anno

Che cos’è l’autopalpazione e perché è importante

L’autopalpazione del testicolo è una manovra molto semplice ma importante perché può evidenziare la presenza di formazioni presenti a livello del sacco scrotale, suo contenitore o nella ghiandola stessa. Le patologie più frequenti individuate grazie all'autopalpazione sono il varicocele (che spesso si presenta con un groviglio di vene nella parte superiore del testicolo e il cui aspetto viene descritto come un sacchetto vermiforme), le cisti del testicolo e dell’epididimo, la presenza di idrocele, una riduzione del volume del testicolo e, talvolta, la presenza di tumori testicolari.

In cosa consiste l'autopalpazione dei testicoli?

Per effettuare l’autopalpazione dei testicoli, il consiglio innanzitutto è di posizionarsi di fronte a uno specchio. Il movimento deve essere circolare: ogni testicolo deve essere esaminato facendolo ruotare delicatamente tra pollice e indice di entrambe le mani. In caso di formazioni anomale, noduli duri o gonfiori è bene parlarne subito con un medico. 

A che età iniziare?

Si consiglia di iniziare sin dall’età pediatrica con il pediatra e continuare poi dopo i dodici anni ad effettuare personalmente l’autopalpazione almeno una volta al mese durante un bagno caldo, che rilassa la muscolatura e rende più facile la palpazione. Come detto, l’età più a rischio per malattie tumorali va dai 20 ai 40 anni.

Hai bisogno di parlare con un medico?

Molti uomini, soprattutto i più giovani, provano grande imbarazzo nell’affrontare temi che interessano il loro apparato genitale e che riguardano la propria sessualità. Questo rifiuto, purtroppo, può portare a sottovalutare segni e sintomi importanti, a non chiedere aiuto a un medico e a ritardare un’eventuale diagnosi.

Se hai effettuato l’autopalpazione e hai dei sospetti o vuoi sapere quali sono le mosse giuste da fare per un esame attento e accurato, rivolgiti subito a uno specialista.

 
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio 2023
3 minuti di lettura

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