L’immuno-oncologia è un approccio che usa il sistema immunitario del corpo per contrastare il cancro, aiutandolo ad individuare le cellule tumorali.
Nel dettaglio, come si legge nell’opuscolo realizzato dall’ECPC (European Cancer Patient Coalition): "il Sistema immunitario è il sistema di difesa naturale del nostro organismo. Si tratta di un insieme di organi, cellule e molecole che proteggono da infezioni, tumori e altre malattie. Quando un Organismo estraneo, ad esempio un batterio, entra nel nostro corpo, il sistema immunitario lo riconosce e lo attacca, impedendogli di causare un danno. Questo processo viene definito risposta immunitaria”.
"Poiché le cellule cancerogene - continua l’opuscolo - sono molto diverse dalle normali cellule presenti nel corpo, il sistema immunitario le attacca quando è in grado di riconoscerle. Tuttavia, le cellule cancerogene spesso trovano sistemi per camuffarsi da normali cellule, cosicché il sistema immunitario non sempre le riconosce come pericolose. Inoltre, nel tempo queste possono mutare, come i virus, e quindi eludere le difese immunitarie. Inoltre la naturale risposta immunitaria alle cellule cancerogene spesso non è sufficiente per sconfiggerle. Le terapie immuno-oncologiche attivano il nostro sistema immunitario, rendendolo in grado di riconoscere e distruggere le cellule cancerogene".
La metafora del giardino
Per meglio spiegare il concetto, esiste un’ottima spiegazione che si basa sulla metafora del corpo come un giardino.
Lo scopo dell’immuno-oncologia, quindi, è rimuovere le erbacce (le cellule tumorali) mentre si cerca di fare il minor danno possibile alle piante buone (le cellule sane), utilizzando le proprie forze.
Il corpo è come un giardino dove il suolo rappresenta il sistema immunitario. Quando si sta bene, il suolo è ricco e ben curato e il giardino è verde. Inoltre, in condizioni normali, il suolo è in grado di prevenire che le erbacce sfuggano al suo controllo.
Le erbacce sono le cellule del cancro. Qualche volta, infatti, il suolo può permettere alle erbacce di svilupparsi e di espandersi. Presto l’intero giardino comincia a soffrire, in quanto le piante competono per avere spazio e cibo.
La chirurgia sradica larga parte delle erbacce e il suolo attorno ad esse, talvolta, però, disturbando le piante buone e lasciandosi dietro qualche erbaccia.
La chemioterapia è come un veleno contro le erbacce che, però, va spruzzato su tutto il giardino. Questo approccio può non uccidere tutte le erbacce e può anche danneggiare alcune piante buone.
La radiazione è l’incremento del potere del sole con una lente di ingrandimento per individuare e seccare le erbacce ma, durante il processo, anche alcune cellule buone possono essere danneggiate.
Con la terapia mirata, le erbacce sono direttamente colpite dal veleno ma anche le piante buone possono essere danneggiate.
L’immuno-oncologia è come l'applicazione di un fertilizzante che permette al suolo di avere un controllo sulle erbacce. Questo fertilizzante arricchisce il suolo per aiutarlo a controllare le erbacce. Troppo fertilizzante nel suolo, però, potrebbe danneggiare il giardino.
Differenze tra immuno-oncologia e immuno-terapia
L’immuno-terapia usa il sistema immunitario per combattere le malattie e include vaccini, trattamenti allergici e altro. L’immuno-oncologia è, invece, un tipo di immunoterapia che ha come obiettivo specifico il trattamento del Cancro.
Quanto durano gli effetti dell'immuno-oncologia?
“I dati provenienti da sperimentazioni cliniche - si legge sull’opuscolo dell’EPCP - suggeriscono che gli effetti delle terapie immunooncologiche sulle cellule cancerogene possono durare a lungo nel tempo, stimolando il sistema immunitario a combattere contro di esse, persino dopo la remissione”.
“Questa notevole caratteristica delle terapie immuno-oncologiche - continua - offre per la prima volta, una speranza di sopravvivenza a lungo termine e di qualità per molti pazienti la cui prognosi sarebbe, altrimenti, infausta.1-3 Inoltre, gli effetti collaterali delle terapie immuno-oncologiche sono gestibili confrontati con le altre terapie antitumorali. Pertanto, i trattamenti immuno-oncologici possono avere un impatto positivo determinante sulla capacità del paziente di tornare alla vita lavorativa e condurre un’esistenza sana e produttiva”.
Contro quali tipi di terapie funzionano?
Le terapie immuno-oncologiche, infine, funzionano contro numerosi tipi di tumore. Le terapie immuno-oncologiche sono oggi disponibili per i pazienti con melanoma avanzato e tumore della prostata e sono attualmente in fase di studio per un gran numero di tumori tra i più difficili da trattare.