La sindrome metabolica è una condizione medica complessa che si verifica quando una persona presenta simultaneamente diabete, ipertensione e obesità. Queste tre condizioni, ciascuna delle quali è già un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, insieme aumentano drasticamente la possibilità di sviluppare disturbi cardiaci, ictus e altre complicazioni vascolari.
Per questo motivo, la sindrome metabolica rappresenta un ideale punto di partenza per i programmi di screening del rischio cardiovascolare.
Definizione sindrome metabolica
La sindrome metabolica, conosciuta anche come sindrome da insulino-resistenza, sindrome x, sindrome dismetabolica o abbreviata sdr metabolica, non è una malattia singola, ma piuttosto un insieme di fattori di rischio che, quando presenti insieme, aumentano significativamente la possibilità di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2.
I principali componenti della sindrome metabolica sono:
- Ipertensione: la pressione arteriosa elevata che nel tempo può danneggiare le arterie e il cuore;
- Iperglicemia: livelli alti di zucchero nel sangue, sia a digiuno che postprandiale, che indicano una resistenza all'insulina o diabete;
- Obesità addominale: l'eccesso di grasso viscerale intorno alla vita è un indicatore di rischio più elevato rispetto al grasso distribuito uniformemente;
- Dislipidemia: livelli elevati di trigliceridi e colesterolo LDL (il cosiddetto "colesterolo cattivo"), insieme a bassi livelli di colesterolo HDL (il "colesterolo buono").
In genere, a scatenare la sindrome metabolica è una combinazione di fattori genetici e ambientali. Tra i fattori di rischio principali troviamo: lo stile di vita sedentario, la mancanza di attività fisica, una dieta ricca di grassi saturi, zuccheri e carboidrati raffinati, il vizio del fumo e l’eccessivo stress.
Sintomi della sindrome metabolica
La maggior parte dei disturbi associati alla sindrome metabolica non presenta segni o sintomi evidenti. Tuttavia, secondo le Linee guida internazionali più diffuse, la diagnosi viene effettuata in presenza di almeno 3 dei seguenti parametri:
- circonferenza vita ≥102 cm negli uomini, ≥ 88 cm nelle donne;
- trigliceridemia ≥150 mg/dL
- colesterolo HDL
- pressione arteriosa ≥130/85 mmHg
- glicemia a digiuno ≥110 mg/dL.
Maggiore è il numero di fattori presenti, maggiore sarà il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e metaboliche e di aggravare le loro complicanze.
Sindrome metabolica e complicazioni cardiovascolari
La sindrome metabolica può portare a un'ampia gamma di complicazioni cardiovascolari, tra cui:
- Cardiopatia
- Stenosi aortica
- Fibrillazione atriale (FA)
- Malattia tromboembolica, come la tromboembolia venosa
- Ictus
Ma anche diabete di tipo 2 e danni agli organi, in particolare al pancreas, al fegato, alla cistifellea e ai reni.
La buona notizia è che è possibile invertire la sindrome metabolica con cambiamenti nello stile di vita. È importante che la persona si impegni quotidianamente a mantenere un peso sano, svolgere regolare esercizio fisico (almeno 150 minuti di attività moderata ogni settimana), seguire una dieta equilibrata (ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani), evitare il fumo e controllare lo stress.
In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a farmaci per controllare la pressione sanguigna, i livelli di glucosio nel sangue e i lipidi. È importante collaborare strettamente con il proprio medico per sviluppare un piano di trattamento personalizzato.