Che cos'è
Il metodo TRAP è una terapia per la malattia varicosa. Da una rivalutazione dei meccanismi di fisiopatologia della malattia varicosa è derivato un nuovo approccio tendente non più ad asportare o sclerosare i singoli vasi malati visibili o evidenziabili con Ecodoppler, ma a 'curare' tutto il sistema venoso superficiale e perforante che nel paziente con varici è affetto da una debolezza strutturale intrinseca frequentemente geneticamente trasmessa.
A che serve
A ridare a vene con pareti assottigliate - indebolite - sfiancate - infiammate, uno spessore - una consistenza - una rettilineità, che consente il recupero dell’attività valvolare, l’aumento della velocità del sangue circolante, la riduzione del ristagno, la riduzione della pressione venosa; il ripristino quindi del normale aspetto e funzionamento delle vene del circolo superficiale.
Come si esegue
La tecnica prevede di iniettare tutto il circolo venoso superficiale e, attraverso questo, le vene perforanti con una soluzione di Salicilato di sodio opportunamente diluita seguendo uno schema predeterminato dal medico in base alla situazione clinica di ogni singolo paziente. Ciò che tutti i pazienti comunque riceveranno è il trattamento di tutto il circolo superficiale di entrambi gli arti suddiviso in più sedute. Si tratta di una vera cura del sistema venoso superficiale e non del trattamento di singole vene più malandate di altre. Infatti solo la cura di tutte le vene evita le recidive pressoché costanti con le flebectomie e la scleroterapia tradizionale.
Cosa devo sapere
Alla fine di ogni seduta il medico benderà la gamba trattata con una fascia speciale che dovrà rimanere in sede per tre giorni; dal quarto verrà indossata una calza elastica terapeutica prescritta con scrupolo dal medico che sceglierà classe di compressione e taglia in base alle esigenze di ogni singolo paziente.
La calza dovrà essere indossata fino a guarigione completa delle vene: qualche mese. Il paziente non avrà né limitazioni lavorative, né di vita sociale, né di attività sportiva leggera. L’arto è diviso in tre regioni funzionali. Si tratta un solo arto per volta.
La terapia è controindica in corso di neoplasie, in pazienti con sindromi trombofiliche maggiori, in gravidanza e in altri rari casi. L’allergia all'acido acetilsalicilico non controindica la terapia perché il salicilato di sodio è una altra molecola e ha una bassissima capacità di indurre reazioni pseudoallergiche e allergiche.