Nelle ultime ore si stanno moltiplicando in Italia i casi di meningite, ognuno dei quali merita un approfondimento per evitare allarmismi e per dare utili consigli.
Il caso di Fermo
Nella cittadina marchigiana di Fermo è stato diagnosticato un caso di Meningite batterica. Colpito un adulto maschio di 34 anni ma si tratta di una “malattia batterica invasiva da Pneumococco e non da meningococco”, ha spiegato, in una nota, l’Agenzia Regionale Sanitaria - funzione Prevenzione e promozione della Salute.
Nel comunicato si legge anche “alla data odierna non risultano focolai epidemici di meningiti meningococciche nel territorio marchigiano”, sottolineando altresì che casi sporadici “sono periodicamente segnalati: l’ultimo caso risale ai primi giorni di dicembre, si è registrato nell’Area Vasta di Ascoli Piceno in un bambino di tre anni, non vaccinato, oggi guarito. Come di consueto in questi casi, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del locale Dipartimento di Prevenzione ha provveduto a effettuare la Profilassi antibiotica dei familiari e dei contatti stretti, non riscontrando ulteriori casi di malattia”.
La differenza tra meningite da pneumococco e da meningococco è fondamentale: la prima, infatti, non è contagiosa e non è, quindi, necessario sottoporre a profilassi i familiari e le persone che sono entrate in contatto con la persona colpita.
Il caso di Cascina
Sabato scorso un bambino di 4 anni di Cascina, cittadina in provincia di Pisa, è stato ricoverato all’ospedale Meyer di Firenze. Le sue condizioni stanno migliorando e i medici hanno espresso cauto ottimismo dal momento che il bambino sta reagendo alle terapie, anche se la prognosi resta riservata.
Il bambino è stato vaccinato nel 2013 ed è stato colpito dal batterio meningococco di tipo C.
Il caso di Piazza Armerina
Colpito da meningite un 34enne di Piazza Armerina, in Sicilia, e ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Enna.
Il paziente ha riposto positivamente alla terapia antibiotica ed è per questo che si esclude che l’uomo sia stato colpito dalla forma virale da meningococco.
In Sicilia, comunque, non c’è alcun allarme meningite, anche se la precauzione è sempre d’obbligo, perché si sono registrate diverse forme di meningiti tradizionali che si verificano ogni anno e soprattutto nel periodo invernale, come spiegato dall’infettivologo Enzo Massimo Farinella, direttore dell’unità operativa di Malattie Infettive dell’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo.
I sintomi della meningite
Alla luce di questi ultimi casi, è importante elencare i sintomi della meningite:
- febbre elevata (oltre i 37.5 °C);
- irritabilità e mancanza di energia;
- mal di testa;
- dolori muscolari e alle articolazioni;
- respiro affannoso;
- mani e piedi freddi;
- pelle pallida;
- torcicollo;
- confusione;
- sonnolenza;
- convulsioni.
Nei bambini, inoltre, possono presentarsi anche altri sintomi:
- rifiuto del cibo;
- debole rigonfiamento sulla testa;
- insolito grido acuto;
- corpo rigido.
Il consiglio più importante è, in caso di sospetto contagio, di rivolgersi immediatamente al proprio medico o al più vicino Pronto Soccorso.