Milano, 30 giu. (AdnKronos Salute) - È grande circa 3 millimetri, poco più di una testa di spillo, contiene 1.500 sensori e inserito chirurgicamente sotto la retina promette di restituire una certa capacità visiva a pazienti diventati ciechi da adulti a causa di malattie ereditarie come la Retinite pigmentosa. Il tutto senza l'ausilio di telecamere e occhiali, utilizzati invece da altri occhi bionici. Si chiama Alpha AMS, è made in Germania e sarà impiantato per la prima volta in Italia all'ospedale San Raffaele di Milano, grazie a un contributo economico di Banca Mediolanum.
"L'intervento sarà effettuato non appena si concluderà l'iter di Screening dei candidati", annunciano da via Olgettina.
L'Unità operativa di oculistica e oftalmologia del San Raffaele (Gruppo ospedaliero San Donato), diretta da Francesco Maria Bandello, è un centro di riferimento nazionale e internazionale per la cura delle patologie retiniche, e ora vanta la disponibilità di un nuovo device "avveniristico" prodotto dalla compagnia tedesca Retina Implant AG. "Si tratta del sistema di visione artificiale in assoluto più evoluto al mondo - assicurano gli specialisti dell'ospedale - che può restituire al paziente una visione indipendente da supporti esterni".
Il funzionamento del nuovo microchip si basa sulla sostituzione dei fotorecettori della retina (le cellule che servono per vedere) tramite un fotodiodo, un microscopico apparato elettronico in grado di trasformare la luce in uno stimolo elettrico. "Il microchip - spiegano dall'Irccs lombardo - viene inserito al di sotto della retina con un delicato intervento chirurgico, in modo da stimolare il circuito nervoso che naturalmente collega il cervello all'occhio: in questo modo sostituisce l'attività delle cellule malate, ormai non più funzionanti", e "può ripristinare la percezione della luce e delle forme di oggetti e persone circostanti".
"Questo chip, un vero e proprio sistema di visione bionica, può essere impiantato solo in persone con malattie retiniche degenerative (retinite pigmentosa, distrofie corio-retiniche), che non hanno subito traumi pregressi e in cui il circuito nervoso che collega gli occhi al cervello - la via ottica - è ben funzionante", precisa Marco Codenotti, responsabile del Servizio di Chirurgia vitreo-retinica San Raffaele, che effettuerà l'impianto. "Eseguiremo un intervento delicato ed estremamente innovativo - aggiunge - che richiederà anche un impegno costante da parte del paziente che dovrà imparare a rivedere con i suoi nuovi occhi".
"Siamo grati a Banca Mediolanum per l'importante contributo che rende possibile l'impianto, primo in Italia e tra i primissimi al mondo, del nuovo chip Alpha AMS - afferma Nicola Bedin, amministratore delegato dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano - In questo modo, ancora una volta, il nostro istituto si conferma all'avanguardia anche nell'offerta di cure e trattamenti pionieristici per le patologie più complesse".
"Poter essere al fianco di una realtà di eccellenza in campo medico e scientifico, quale l'Irccs ospedale San Raffaele, e partecipare, sia pur con il solo sostegno economico, a un progetto così pionieristico e importantissimo, sono motivi di assoluto orgoglio in termini personali e per l'azienda che dirigo", dichiara Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum che "finanzia il primo intervento eseguito secondo queste modalità e tecniche innovative. Mi auguro che vi siano numerosi altri finanziatori che intendano seguire il nostro esempio - conclude Doris - Siamo convinti da sempre che le nuove frontiere aperte dalla tecnologia, se messe al servizio della centralità dell'uomo, non possono che rendere le nostre vite migliori portandoci in un futuro di sempre maggiore progresso e benessere".
"L'intervento sarà effettuato non appena si concluderà l'iter di Screening dei candidati", annunciano da via Olgettina.
L'Unità operativa di oculistica e oftalmologia del San Raffaele (Gruppo ospedaliero San Donato), diretta da Francesco Maria Bandello, è un centro di riferimento nazionale e internazionale per la cura delle patologie retiniche, e ora vanta la disponibilità di un nuovo device "avveniristico" prodotto dalla compagnia tedesca Retina Implant AG. "Si tratta del sistema di visione artificiale in assoluto più evoluto al mondo - assicurano gli specialisti dell'ospedale - che può restituire al paziente una visione indipendente da supporti esterni".
Il funzionamento del nuovo microchip si basa sulla sostituzione dei fotorecettori della retina (le cellule che servono per vedere) tramite un fotodiodo, un microscopico apparato elettronico in grado di trasformare la luce in uno stimolo elettrico. "Il microchip - spiegano dall'Irccs lombardo - viene inserito al di sotto della retina con un delicato intervento chirurgico, in modo da stimolare il circuito nervoso che naturalmente collega il cervello all'occhio: in questo modo sostituisce l'attività delle cellule malate, ormai non più funzionanti", e "può ripristinare la percezione della luce e delle forme di oggetti e persone circostanti".
"Questo chip, un vero e proprio sistema di visione bionica, può essere impiantato solo in persone con malattie retiniche degenerative (retinite pigmentosa, distrofie corio-retiniche), che non hanno subito traumi pregressi e in cui il circuito nervoso che collega gli occhi al cervello - la via ottica - è ben funzionante", precisa Marco Codenotti, responsabile del Servizio di Chirurgia vitreo-retinica San Raffaele, che effettuerà l'impianto. "Eseguiremo un intervento delicato ed estremamente innovativo - aggiunge - che richiederà anche un impegno costante da parte del paziente che dovrà imparare a rivedere con i suoi nuovi occhi".
"Siamo grati a Banca Mediolanum per l'importante contributo che rende possibile l'impianto, primo in Italia e tra i primissimi al mondo, del nuovo chip Alpha AMS - afferma Nicola Bedin, amministratore delegato dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano - In questo modo, ancora una volta, il nostro istituto si conferma all'avanguardia anche nell'offerta di cure e trattamenti pionieristici per le patologie più complesse".
"Poter essere al fianco di una realtà di eccellenza in campo medico e scientifico, quale l'Irccs ospedale San Raffaele, e partecipare, sia pur con il solo sostegno economico, a un progetto così pionieristico e importantissimo, sono motivi di assoluto orgoglio in termini personali e per l'azienda che dirigo", dichiara Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum che "finanzia il primo intervento eseguito secondo queste modalità e tecniche innovative. Mi auguro che vi siano numerosi altri finanziatori che intendano seguire il nostro esempio - conclude Doris - Siamo convinti da sempre che le nuove frontiere aperte dalla tecnologia, se messe al servizio della centralità dell'uomo, non possono che rendere le nostre vite migliori portandoci in un futuro di sempre maggiore progresso e benessere".
Ultimo aggiornamento: 30 Giugno 2016
4 minuti di lettura