«Informati senza vergogna», riporta un bollino giallo affisso come promemoria sul volantino della nuova campagna sulle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) promossa dal ministero della Salute e dalla Federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo) e appena partita. Il messaggio è rivolto soprattutto agli adolescenti e ai ragazzi fino a 24 anni di età o comunque a chi pratica sesso occasionale ed è poco attento alla contraccezione: è infatti la fascia 15-24 quella più a rischio di contagio. L’Organizzazione mondiale della sanità calcola un milione di nuove infezioni sessualmente trasmesse al giorno a livello globale. Ma spesso i giovani, rispetto alle malattie sessualemente trasmesse, non sono informati su come ci si ammala, come si previene e in che modo ci si cura.
Infezioni sessualmente trasmesse: la campagna per conoscerle e prevenirle
Sette le patologie trattate dagli esperti: quelle cioè a maggior incidenza. Nei volantini e nei pieghevoli che saranno distribuiti a tappeto negli studi medici e nelle farmacie c’è l’invito, per chi ne ha bisogno, a rivolgersi al medico o a chiamare il numero verde Aids/Ist dell’Istituto Superiore di Sanità 800 861061. Il secondo passo della campagna consisterà nella diffusione di una app gratuita e la realizzazione di uno spot-video.
E per ciascuna sono elencate le modalità di contagio, i possibili sintomi (spesso le Ist sono asintomatiche), gli strumenti di prevenzione, di diagnosi e terapia: Hiv/Aids, Papilloma Virus, Epatiti virali, Sifilide, Uretriti e cerviciti da Chlamydia, Gonorrea, Herpes genitale.
Malattie sessualmente trasmesse: cosa sono
Le infezioni sessualmente trasmesse (Ist) sono causate da batteri, funghi parassiti e virus che si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale) per contatto con i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, sangue, saliva). Le Ist interessano, a livello mondiale, milioni di individui ogni anno, come detto, principalmente giovani tra 15 e i 24 anni. Le infezioni più conosciute sono la sifilide, la gonorrea e l’Hiv. Altre ist molto diffuse sono le infezioni da Chlamydia, Herpes genitale, Papillomavirus (Hpv) e il gruppo delle epatiti (Epatite A, Epatite B e Epatite C).
È importante sapere, ad esempio, che le persone con Hiv possono rimanere a lungo senza sintomi ma possono comunque trasmettere l’infezione. Oppure che il profilattico non è sempre in grado di proteggere da una infezione da Papilloma virus, che infatti può colpire anche aree della pelle non coperte. Per questo, nel caso specifico del Papilloma, il vaccino e lo screening periodico sono strumenti di prevenzione e controllo molto importanti.
Molte infezioni (come la Chlamydia) molto spesso non provocano sintomi. Alcune possono causare prurito, bruciore, ulcere o perdite dalle mucose genitali. Ma la persona con una ist, anche senza sintomi, può trasmettere l’infezione al partner sessuale.
«Verso le malattie sessualmente trasmissibili c’è a volte, nei giovani, un meccanismo di rimozione, come se la possibilità di essere contagiati non li riguardasse» spiega Roberta Chersevani, presidente Fnomceo e responsabile del progetto. «Da qui l’intento di diffondere, su un argomento tanto delicato quanto attuale, informazioni basate sull’evidenza medica, al fine di promuovere, soprattutto presso la popolazione giovanile, la cultura di una consapevole sessualità e l’adozione di abitudini salutari e di atteggiamenti responsabili».
Infezioni sessualmente trasmesse: come prevenirle
Tra i consigli degli esperti, c’è un elenco di buone pratiche per preservarsi dalle infezioni:
- evitare comportamenti a rischio;
- utilizzare il profilattico dall’inizio alla fine di un rapporto sessuale con partner occasionali o partner che abbiano una infezione sessualmente trasmissibile;
- evitare il contatto diretto con sangue potenzialmente infetto;
- effettuare visite mediche periodiche di controllo per evidenziare infezioni che non danno sintomi;
- eseguire i test consigliati dal medico per una diagnosi precoce;
- vaccinarsi;
- ricordare che la pillola anticoncezionale non protegge dal contagio, che molte infezioni sono curabili con una terapia semplice (ma per evitare complicazioni è importante la diagnosi precoce) e che la terapia e i controlli sono consigliati anche al partner.