Un disturbo che può avere ripercussioni sulla vita privata
La sindrome premestruale esiste e colpisce seriamente circa il 10% delle donne in età fertile (e il 17% delle donne presentano sintomi lievi) presentandosi con dolori addominali, mal di testa, debolezza, mal di schiena, gonfiore ed altri sintomi come Ansia o tristezza.
A sfatare la falsa credenza che i sintomi legati alla Sindrome premestruale siano per lo più immaginari o di tipo emotivo ci pensa anche uno studio, pubblicato sul Journal of Psychiatric Practice firmato da Shalini Maharaj e Kenneth Trevino del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas, che ha analizzato le varie opportunità di trattamento ad oggi disponibili e la loro efficacia nel curare il disturbo disforico premestruale, che colpisce dal 3 all'8 percento delle donne con sindrome premestruale.
Si tratta di un disturbo che può avere serie ripercussioni sulla propria vita lavorativa e privata, e non va sottovalutato visto che stando ai dati il 15% delle donne che convive con questo problema ha tentato almeno una volta di suicidarsi.
Come trattare il disturbo disforico premestruale
Cinque le tipologie di trattamenti disponibili analizzati dai ricercatori:
- psichiatrico: consiste essenzialmente nella prescrizione di inibitori selettivi della ricaptazione della Serotonina, in caso di mancata efficacia si può passare ad un contraccettivo a base di drosperinone ed etinilestradiolo.
- Anovulatorio: si tratta di un trattamento che induce una menopausa medica con effetti collaterali da non sottovalutare. Va quindi preso in considerazione solo laddove i primi due trattamenti farmacologici non abbiano avuto effetto.
- Integratori.
- Rimedi fitoterapici.
- Rimedi non farmacologici
Per queste ultime tre categorie di trattamento i due studiosi hanno verificato che solo l'assunzione di calcio può rivelarsi efficace dal punto di vista terapeutico.
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