Un parto prematuro può essere un’esperienza terribile per i genitori ma dal Canada - precisamente da Alberta - giunge la notizia della creazione di un nuovo test che potrebbe aiutare a prevenirlo.
Un team di ricercatori, infatti, ha rilevato il rischio di un Parto prematuro con un esame del Sangue delle madri.
Nel dettaglio, è stato preso in considerazione un gruppo di donne che ha partecipato a uno studio di gravidanza a Calgary, grazie a cui gli studiosi hanno raccolto il sangue in due differenti momenti della gravidanza: 17 (in occasione dell’ecografia fetale) e 27 settimane (quando si esegue lo screening del Diabete gestazionale).
I ricercatori hanno, poi, esaminato l’espressione genica, la profilatura, la bioinformatica e la storia clinica del paziente (soprattutto se ci sono state precedenti nascite premature, aborti o anemie), scoprendo, così, che potevano prevedere se una donna avesse partorito prima del tempo.
Grazie a questa scoperta, gli autori dello studio auspicano che i medici possano fornire le cure più adatte alle madri che risulteranno positive al test. “Lo sviluppo di uno strumento di screening come un esame del sangue - hanno affermato - potrebbe consentire ai medici di intervenire all’inizio della gravidanza di una donna”.
Per approfondire guarda anche: “Parto“
Un team di ricercatori, infatti, ha rilevato il rischio di un Parto prematuro con un esame del Sangue delle madri.
Nel dettaglio, è stato preso in considerazione un gruppo di donne che ha partecipato a uno studio di gravidanza a Calgary, grazie a cui gli studiosi hanno raccolto il sangue in due differenti momenti della gravidanza: 17 (in occasione dell’ecografia fetale) e 27 settimane (quando si esegue lo screening del Diabete gestazionale).
I ricercatori hanno, poi, esaminato l’espressione genica, la profilatura, la bioinformatica e la storia clinica del paziente (soprattutto se ci sono state precedenti nascite premature, aborti o anemie), scoprendo, così, che potevano prevedere se una donna avesse partorito prima del tempo.
Grazie a questa scoperta, gli autori dello studio auspicano che i medici possano fornire le cure più adatte alle madri che risulteranno positive al test. “Lo sviluppo di uno strumento di screening come un esame del sangue - hanno affermato - potrebbe consentire ai medici di intervenire all’inizio della gravidanza di una donna”.
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Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2016
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