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Doppia allergia: ecco quali alimenti evitare se si soffre di allergia ai pollini

L'incidenza della "doppia allergia" a pollini e alimenti è in aumento in tutta Europa.

Tempi duri che chi soffre di allergie ad alcuni alimenti e ai pollini. La "doppia allergia" può aumentare l’aggressività delle crisi allergiche e rendere chi ne soffre ancora più sensibile agli allergeni e ai pollini.

Allora come fare? Gli esperti, riuniti la settimana scorsa a Venezia in occasione del congresso dell’European Accademy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI), consigliano a chi soffre di allergie ai Pollini di evitare di mangiare alcuni alimenti.

Ecco qualche esempio:

  • chi è allergico alla betulla e all’ontano non dovrebbe mangiare mela, pera, pesca, albicocca, ciliegia, banana, noce e nocciola, kiwi, fragola, lampone, prugna, sedano, carota, finocchio, prezzemolo;
  • chi soffre dei pollini di artemisia e ambrosia dovrebbe evitare mela, banana, melone, anguria, mango, castagna, arachide e nocciole, sedano, zucca, cicoria, carota, peperone, finocchio, prezzemolo;
  • chi è allergico alle graminacee dovrebbe stare alla larga da pesca, albicocca, ciliegia, prugna, melone, anguria, kiwi, agrumi, mandorla, pomodoro;
  • chi è allergico alle orticacee è meglio che si astenga dal mangiare melone, ciliegie, basilico, gelso e ortica.

Un lungo elenco di ortaggi e frutti che gli allergici ai pollini dovrebbero tener presente, pena un inasprimento della sintomatologia. L’incidenza della "doppia allergia" a pollini e alimenti è in aumento in tutta Europa: sembra interessi circa otto milioni e mezzo di persone. Le allergie alimentari, in particolare, variano da Paese a Paese; ad esempio in Italia sono numerosi gli allergici a pesca e albicocche, in Francia e Germania alla mela, mentre in Inghilterra alla prugna.

Come nasce la doppia allergia? Gli esperti spiegano che spesso le proteine e gli allergeni degli alberi sono comuni ad altri tipi di piante (come appunto le piante da frutto).

Come diagnosticare un’allergia alimentare? Esistono test specifici che permettono di fare una Diagnosi accurata e impedire che una semplice intolleranza venga scambiata per una vera Allergia. Gli esperti ribadiscono che c’è tutto un fiorire di test assolutamente fantasiosi e spesso inutili facilmente acquistabili sul mercato (si va dal test sul capello a quello degli elettrodi).
Si tratta di 'test bidone' che non hanno alcuna validità scientifica e non possono garantire una diagnosi: gli unici test davvero affidabili sono quelli che vengono eseguiti in laboratori accreditati su campioni di sangue dove si ricercano anticorpi responsabili delle più comuni allergie.

Se si sospetta di soffrire di un’allergia è meglio consultare uno specialista e sottoporsi a esami precisi, invece che optare per diagnosi e cure fai da te: una recente indagine della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica (Siaic), infatti, ha scoperto che il 20% delle persone crede di essere allergico, ma specifici test confermano che lo è solo il 2%.

Leggi anche:
L'allergia ai pollini è un'allergia stagionale che ha come sintomi la congestione nasale, starnuti, tosse continua e congiuntivite.
Fonte:
European Accademy of Allergy and Clinical Immunology
Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2017
3 minuti di lettura

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