La vaccinazione è strumento indispensabile per la prevenzione: è questo il messaggio che si rinnoverà il prossimo 24 aprile, nell’ambito della Giornata Mondiale Contro la Meningite (World Meningitis Day). La meningite è una grave malattia dovuta da un’Infezione delle meningi – membrane che rivestono il sistema nervoso centrale e tutelano il cervello e il midollo spinale – e può colpire anche in modo repentino adulti, adolescenti e bambini (soprattutto nei primi anni di vita). Spesso, infatti, la malattia è fulminante: nel giro di 24 ore una persona che stava benissimo può ritrovarsi in condizioni drammatiche. Influenza, mal di testa e vomito rappresentano sintomi poco specifici, comuni ad altre malattie meno preoccupanti. Così, anche se si dispone subito della giusta terapia antibiotica, non sempre la persona che viene colpita da Meningite può essere salvata. E anche chi la sconfigge può subirne, per il resto della vita, conseguenze importanti.
Nata per volontà della Confederazione delle Organizzazioni della Meningite (Confederation of Meningitis Organisations), che riunisce 43 organizzazioni in 28 paesi del mondo, questa giornata mira sia a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla meningite – che nelle forme più gravi può avere effetti devastanti – sia a evidenziare la rilevanza delle vaccinazioni per prevenirla. Una volta che una persona ne è stata colpita, la meningite evolve e peggiora rapidamente, lasciando poco margine di manovra a medici e operatori sanitari e provocando disabilità o addirittura la morte nel giro di poche ore. Dunque bisogna “giocare” d’anticipo, attraverso la prevenzione e la vaccinazione.
L’appello della schermitrice italiana Bebe Vio
Prevenire e vaccinare. Due aspetti fondamentali, sui quali si è espressa recentemente anche la schermitrice Beatrice “Bebe” Vio, campionessa paralimpica e mondiale di fioretto individuale, che in un’intervista a Rolling Stone ha dichiarato: “Mi fa arrabbiare che la gente si informi dagli articoli su Facebook e non da fonti vere, che creda alle dicerie più che ai medici. Io con la mia vitalità sembro una deficiente, ma il 95% delle persone che hanno avuto quello che ho avuto io muoiono, gli altri restano distrutti e depressi. Io so quanto hanno sofferto i miei genitori. Per questo dico a ogni mamma: fai il vaccino a tuo figlio, non per lui, ma per te stessa. Vuoi veramente soffrire così tanto?”.
La meningite in Italia e nel mondo
Sul sito del Comitato Nazionale contro la Meningite, che il 24 aprile di ogni anno celebra l’importante ricorrenza del World Meningitis Day, si legge che “ogni anno in Italia oltre mille persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due viene colpita da meningite meningococcica. In particolare, i sierogruppi B e C sono particolarmente diffusi nel nostro Paese. Secondo i dati epidemiologici dell’Istituto Superiore di Sanità, la meningite meningococcica provoca il decesso nell’8-14% dei pazienti colpiti. In assenza di cure adeguate, il tasso di mortalità sale addirittura al 50%”.
E ancora, “Quanto al sierotipo B, oltre ad essere particolarmente aggressivo con altissima letalità, è responsabile da solo di circa l’80% dei casi in età pediatrica, con una massima incidenza soprattutto nel primo anno di vita, tra il 4° e l’8° mese”.
Se si prende in considerazione, invece, la situazione epidemiologica a livello mondiale, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “ogni anno si verificano 500mila casi di meningite meningococcica, di cui circa 50mila letali. Inoltre, il 5-10% delle persone che contraggono l’infezione muore nonostante la malattia venga diagnosticata in tempo e si riceva un trattamento appropriato. Per quanto riguarda il sierotipo B del meningococco, si stima che nel mondo si verifichino ogni anno tra i 20mila e gli 80mila casi, con un tasso di letalità medio del 10%”. Da qui nasce l’urgenza di conoscere e riconoscere la meningite subito, mettendo a fuoco l’importanza della Vaccinazione e rendendola una priorità per prevenire la malattia.