Anche quest’anno le città italiane si illuminano di viola per accendere i riflettori sul tumore al pancreas, un killer silenzioso e ancora troppo poco conosciuto. Nella serata del15 novembre, Giornata Mondiale del Tumore al Pancreas, i monumenti, i palazzi, le piazze e i luoghi simbolici delle principali città si coloreranno di una luce viola per lanciare un messaggio di allarme affinché le istituzioni si impegnino di più per promuovere campagne di informazione e di prevenzione dedicate a questa terribile neoplasia, vissuta come una condanna a morte, contro la quale, attualmente, la migliore arma resta la diagnosi precoce. Conoscere i fattori di rischio e i sintomi è per questo fondamentale, così come sapere a quali specialisti e centri rivolgersi.
In Italia quasi 14mila malati. “Diagnosi tardive e servono più fondi per la ricerca”
Quello al pancreas è un tumore aggressivo, difficilissimo da curare e purtroppo in crescita. Solo il 15-20% dei casi alla diagnosi è operabile e nonostante i trattamenti, da noi il tasso di sopravvivenza a cinque anni è di circa l’8%, mentre è del 19% ad un anno dalla diagnosi. Che, spesso, avviene dopo un lungo periodo durante il quale il carcinoma pancreatico rimane asintomatico. Eppure, la ricerca su questa malattia riceve solo il 2% dei fondi raccolti in Europa contro il cancro.
Un quadro nero, che fa preoccupare. Soprattutto se si pensa che sono oltre 1.200 le nuove diagnosi giornaliere nel mondo, e si stima che nel 2030 questa malattia sarà la seconda causa di morte per neoplasia. Essa rappresenta il 2% di tutti i nuovi casi di neoplasie: in Italia Il tumore al pancreas colpisce circa 13.700 persone all’anno in Italia. Nell’arco di 15 anni, sulla penisola i casi di cancro al pancreas sono aumentati quasi del 60%, passando dalle 8.600 diagnosi del 2002 alle cifre attuali. I numeri provengono dall’Associazione italiana di Oncologia medica Aiom) e da quella dei Registri Tumori (Airtum).
Quali sono i campanelli d’allarme
Nelle fasi iniziali di accrescimento della neoplasia, si legge sul sito della Fondazione Valsecchi, no profit dedicata alla ricerca scientifica su questa malattia, i sintomi sono praticamente assenti e questo ritarda pertanto la diagnosi nella maggior parte dei casi. In seguito, i primi sintomi che compaiono sono l’ittero (colorazione gialla della cute) con aumento degli indici di colestasi.
Tale condizione è solitamente associata a una localizzazione della neoplasia nella testa del pancreas con conseguente infiltrazione e/o compressione del coledoco, da cui defluoisce la bile prodotta dal fegato. Altro sintomo tra i più frequentemente riscontrati è il dolore, riferito come sordo, costante e localizzato in regione dorsale. Talvolta può acutizzarsi di notte e in posizione supina.
Altri sintomi sono astenia, calo ponderale, anoressia e vomito. Caratteristica del tumore al pancreas è la sindrome di Trousseau, caratterizzata da tromboflebiti migranti favorite da fattori liberati dalle cellule tumorali. Infine, una percentuale di malati che va dal 10% al 20% può essere anche colpita da diabete, dovuto all’incapacità delle cellule malate di produrre insulina o all’accrescersi della massa che distrugge le cellule deputate alla sua produzione.
Eppure, “questo tumore è visto spesso come una condanna ma la sua storia naturale sta in realtà cambiando – commenta al Corriere della Sera il professor Alessandro Zerbi, responsabile Chirurgia del Pancreas di Humanitas e docente alla Humanitas University -. Si stanno aprendo prospettive interessanti grazie allo sviluppo di nuovi trattamenti chemioterapici e una loro miglior combinazione con gli interventi chirurgici”.
Le associazioni dei pazienti si incontrano a Verona
Promossa dall’Associazione Nastro Viola Onlus, con la collaborazione della Fondazione Nadia Valsecchi Onlus, dell’Associazione Oltre la Ricerca Onlus e dell’Associazione My Everest Onlus, la campagna “Facciamo luce sul tumore al pancreas” è molto sentita. Arrivata in Italia nel 2016, l’anno scorso ha raccolto l’adesione di 80 Comuni che hanno illuminato di viola i propri monumenti.
In occasione della Giornata Mondiale 2018 (World Pancreatic Cancer Day), domani, venerdì 16 novembre, si terrà, a Verona, l’Incontro Nazionale delle Associazioni dei Pazienti (ore 9,30, sala convegni del Palazzo della Gran Guardia di Piazza Bra). Si tratta di un’intera giornata, gratuita e aperta a chiunque interessato a fare il punto sulla ricerca, sulle terapie, sulle cure e sugli aspetti legati alla prevenzione, fino alla diagnosi e all’alimentazione che ruotano attorno a questo difficilissimo tumore (link) al programma dell’evento).