Il prossimo 2 maggio si celebrerà in oltre 35 paesi del mondo la Giornata Mondiale dell’Asma (World asthma day), un’iniziativa che ha preso il via nel 1998 dalla Global initiative for asthma (Gina), organizzazione internazionale che tratteggia le linee guida per il controllo della malattia.
Nel corso della giornata si svolgeranno, a livello globale, una serie di eventi informativi per aumentare la conoscenza di questa Patologia e migliorarne il trattamento. Ogni edizione di questa giornata, infatti, è dedicata al confronto per aumentare la consapevolezza sia delle cause sia degli effetti dell’asma.
L’appuntamento del 2 maggio è un’occasione per determinare un iter terapeutico condiviso riflettendo in modo approfondito su aspetti specifici della strategia e sulla metodologia prevista per la messa in pratica dei trattamenti. A tal proposito, le terapie si basano su tre principi cardine:
- rimozione degli stimoli causali o scatenanti o aggravanti;
- terapia farmacologica;
- terapia iposensibilizzante in alcune condizioni di allergia.
In Italia un punto di riferimento importante è rappresentato dalla Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili - Simri, i cui interessi si concentrano sui disturbi respiratori nei bambini tra i quali, appunto, l’asma.
Cos’è l’asma?
Colpisce ben 300 milioni di persone in tutto il mondo, di cui 30 milioni in Europa; in Italia gli asmatici costituiscono il 6% della popolazione. L’asma - o meglio l’Asma bronchiale - è una malattia respiratoria alla cui base c’è uno stato infiammatorio cronico dei bronchi. È una patologia contraddistinta da un aumento della responsività (iperreattività) bronchiale la quale, a sua volta, provoca episodi ricorrenti di crisi, i cosiddetti “attacchi d’asma”, causati dal restringimento dei bronchi.
Quali sono i sintomi tipici dell’asma? Respiro sibilante, senso di costrizione toracica, difficoltà respiratoria (dispnea) e tosse. Tra le patologie più diffuse al mondo, l’asma bronchiale - la cui diagnosi viene supposta sulla base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo - colpisce soprattutto in età giovanile, diminuendo in età intermedia e tendendo di nuovo ad aumentare in età avanzata. Infezioni virali delle vie aeree, esposizione ad allergeni (per i soggetti allergici), inquinamento atmosferico, variazioni climatiche rappresentano le principali cause scatenanti della patologia.
L’importanza dei programmi educativi
Un aspetto che va sottolineato nella lotta all’asma è la scarsa consapevolezza (spesso) dei pazienti e dei familiari, un fattore che può anche impedire, seppur involontariamente, un trattamento consono della patologia, determinando un controllo insufficiente dell’asma. Ecco perché i pazienti e le loro famiglie devono essere consci del fatto che l’asma bronchiale rappresenta una patologia che non soltanto può, ma deve essere curata e controllata in modo adeguato. Un motivo in più per investire sull’informazione e sull’educazione delle persone, dei pazienti e dei familiari, poiché puntando sulla conoscenza e sull’aggiornamento costante è possibile ridurre il numero di malati.
Studi scientifici dimostrano che i programmi educativi, soprattutto per i bambini con Asma da moderata a grave, sono di sostegno a migliorare la funzione polmonare e a diminuire in modo significativo sia il numero di attacchi d’asma sia l’urgenza di aumentare il dosaggio farmacologico. E ancora, bisogna tenere a mente gli obiettivi a lungo termine della gestione dell’asma: verifica dei sintomi per poter mantenere normali livelli di attività e riduzione del rischio di peggioramento, fondamentale per ridurre al minimo il pericolo futuro di riacutizzazioni nonché il progressivo declino della funzione polmonare.