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"Hear the Future" la campagna di prevenzione per i disturbi dell'udito

Sabato 3 marzo è la Giornata mondiale dell'Udito. Promossa una campagna di prevenzione soprattutto fra i giovani.
In questo articolo:

Sabato 3 marzo sarà il terzo World Hearing Day, la Giornata Mondiale dedicata alla cura dell’Udito promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della Sanità e dai governi. Il tema di quest’anno è tutto proiettato al domani: Hear the Future” è lo slogan lanciato dall’Oms per accendere i riflettori sul fatto che un numero sempre crescente di persone accusa problemi all’udito. La sordità è spesso legata alla genetica e all’invecchiamento ma a rischio oggi sono sempre più giovani. Oltre 1 miliardo di giovani tra i 12 e i 35 anni secondo il prestigioso ente sanitario sono a rischio sordità, ma la metà dei casi di ipoacusia al mondo si potrebbe prevenire con l’adozione di corretti stili di vita: non abusare di cuffie e auricolari e utilizzare i tappi per le orecchie nei luoghi di intrattenimento o di lavoro troppo rumorosi. 

Sempre più giovani a rischio sordità 

Il 5% della popolazione mondiale ha disturbi di udito: si tratta, stima l’Oms, di 360 milioni di persone (per un costo di 750 miliardi di dollari). Il 50% di questi problemi si sarebbe potuto prevenire se si fosse agito per tempo. Un vero e proprio allarme sociale. E a preoccupare l’Organizzazione mondiale della sanità sono soprattutto i più piccoli: 32 milioni di bambini al mondo presentano problemi di udito.   

Il 40% delle perdite di udito è dovuto a cause genetiche, mentre il 31% è causato da infezioni come il morbillo, la parotite, la rosolia e la meningite. Il 17% dipende da complicazioni alla nascita e il 4% dall’utilizzo inconsapevole di farmaci che sono pericolosi per l’udito da parte delle donne incinte o ai neonati.

I numeri in Italia 

Numeri preoccupanti anche in Italia dove 7 milioni di persone soffrono di problemi uditivi (11,7% della popolazione). «Per prevenire la perdita di udito infantile – spiegava in occasione di una precedente edizione della Giornata mondiale Etienen Krug, direttore del dipartimento per le disabilità dell’Oms - la vaccinazione regolare, la limitazione dell’accesso ad alcuni farmaci e la riduzione dei livelli di rumore sono fondamentali».

La diagnosi precoce è il primo passo per un’azione concreta. Per questo e altri motivi ogni anno l’associazione Nonno Ascoltami (che organizza la Giornata Mondiale in Italia) scende in piazza con i medici specialisti ogni mese di ottobre per effettuare controlli gratuiti dell’udito. Nel nostro paese l’ipoacusia riguarda una persona su tre tra gli over 65. Ma sono ancora troppo poche le persone che effettuano controlli dell’udito. 

La campagna social e il convegno a Roma 

Anche nel 2018 l’associazione Nonno Ascoltami organizza con il sostegno del ministero della Salute una campagna social in occasione del World Hearing Day”: il 3 marzo i post a tema avranno l’hashtag #dica33.

Il 2 marzo, invece, giorno prima della celebrazione mondiale, è previsto un convegno a Roma con gli esperti e le autorità. A moderare il meeting sarà il giornalista Luciano Onder. Interverranno i vertici di Nonno Ascoltami, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e per l’Oms Shelly Chada. Tra gli ospiti, ci saranno i maggiori esperti del settore nel panorama scientifico italiano. E, oltre ad analizzare i report dei dati raccolti nel 2017, si parlerà di “Problemi di udito e corretti stili di vita. La prevenzione nei più giovani.” Sotto la lente i problemi uditivi e le patologie correlate: ipoacusia e qualità di vita.

Focus anche su “Il futuro è degli anziani: come cambia il concetto di vecchiaia” con un approfondimento su “Ipoacusia e abilità alla guida”.

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2020
4 minuti di lettura

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