“Copertura sanitaria universale: per tutti, ovunque”. Con questo slogan si celebra, domenica 7 aprile, la Giornata Mondiale della Salute 2019 (World Health Day), voluta dall’OMS per convogliare l’attenzione delle istituzioni di tutto il Pianeta verso il raggiungimento entro il 2030 del suo più importante obiettivo: l’accesso universale alle cure, in linea con i Sustainable Development Goals (2015).
Il progresso nella scienza e nella medicina avanza in tutte le aree del mondo. Ma milioni di persone ancora oggi non hanno accesso alle cure sanitarie. Altre ancora sono costrette a scegliere tra la salute e altre spese quotidiane come il cibo, una casa, il vestiario. Queste sono le ragioni per cui, anche nel 2019, l’OMS ha scelto di dedicare al tema della copertura sanitaria universale la Giornata della Salute.
Giornata Mondiale della Salute: priorità all’accesso universale alle cure
Perché la copertura sanitaria è una priorità assoluta? Lo spiega direttamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità con i suoi Fact Sheets. Almeno la metà della popolazione mondiale non fruisce di una copertura per le prestazioni sanitarie di base; circa 100 milioni di persone cadono in una condizione di povertà estrema (vivono cioè con meno di 1,90 dollari al giorno) per aver dovuto pagare l’assistenza sanitaria; il 12% della popolazione nel mondo impiega almeno il 10% della sua disponibilità economica per spese sanitarie.
È interessante a questo proposito il rapporto “Tracking Universal Health Coverage: 2017 Global Monitoring Report” a cura di OMS e Banca Mondiale. Vi sono contenuti anche i dati nazionali, secondo i quali l’Italia appare in una buona posizione: 80 punti (su una scala da 0 a 100) dell’indice per quantificare i progressi verso la copertura sanitaria universale; 93% dei bambini che ricevono nel primo anno di vita 3 dosi di vaccino anti difterite-tetano-pertosse; 79% delle persone con tubercolosi trattate con esiti favorevoli.
Giornata Mondiale della Salute: sport e alimentazione al centro
In attesa della Giornata Mondiale della Salute, le città dal Nord al Sud del Paese si stanno organizzando per dare il proprio contributo all’iniziativa. Ecco i primi appuntamenti.
A Modena domenica sarà protagonista lo sport: una gigantesca partita di pallavolo “cento contro cento”, giochi di strada tradizionali per piccoli e grandi, una camminata con i cani e anche un percorso di “plogging”, il jogging ecologico nato in Svezia che alla corsa abbina la raccolta di rifiuti lungo la strada. E poi la gara in bicicletta “Lentissima”, in cui vince chi arriva ultimo, attività in acqua e tutte le specie di yoga”. La città emiliana risponde con questo e molto altro all’appello degli organizzatori internazionali.
Più a Sud, l’Università di Messina aderisce alla Giornata Mondiale della Salute con un convegno, previsto venerdì 5 aprile nell’aula magna del Dipartimento di Economia, su Salute, Sport e Alimentazione. E a proposito di alimentazione, in occasione della celebrazione di domenica, sono stati diffusi dati allarmanti: nel mondo, secondo un recente studio, oltre 650 milioni di 'over 18', pari al 13% della popolazione del Pianeta, sono obesi. Si stima che ogni 2 persone obese o sovrappeso ve ne sia una che soffre di malnutrizione. In Italia il dato scende a poco più del 10% della popolazione over 18. L’obesità rappresenta uno dei fattori di rischio per l'insorgenza di malattie cardiovascolari, problemi respiratori, diabete che mettono a rischio le nostre vite e incidono profondamente sui costi del sistema sanitario.