Si celebrerà come ogni anno il 14 febbraio, Festa di San Valentino, la Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite, istituita dal Ministero della Salute su suggerimento dell’Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti Adulti (AICCA Onlus).
Le iniziative per la Giornata Mondiale Cardiopatie Congenite
L’obiettivo della Giornata Mondiale sulle Cardiopatie Congenite è quello di porre attenzione su un problema che riguarda almeno otto bambini su mille che, alla nascita, risultano essere portatori di una serie di patologie cardiache caratterizzate da alterazioni strutturali del cuore o dei grossi vasi, dovute ad un'anomala formazione delle strutture durante le primissime settimane dello sviluppo embrionale.
Insieme alla Giornata, tornano, anche i “Cuori di Cioccolato”, in vendita nelle piazze dell’Emilia Romagna. La raccolta fondi, organizzata dall’ Associazione “Piccoli Cuori” intende aiutare i bambini e le famiglie del reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva del Policlinico di Sant’Orsola e sostenere la casa di accoglienza della Onlus, il ‘Polo dei Cuori’. Tra gli altri, anche l’Ospedale Bambin Gesù di Roma ha una struttura cardiologica e cardiochirurgica dedicata a questi pazienti, per affrontare le problematiche cliniche, emodinamiche e chirurgiche che necessitano di trattamenti e di follow-up specialistici.
Fortunatamente, le nuove tecniche mediche permettono, nella maggior parte dei casi, un ottimo recupero della funzionalità cardiaca che rende possibile un normale stile di vita. Infatti, grazie ai progressi della medicina l'85% dei pazienti affetti da problemi cardiaci raggiunge l'età adulta.
Cardiopatie congenite: le cause
Meccanismi ancora non conosciuti originano malformazioni (cardiopatie congenite) già presenti alla nascita. Alcune ricerche hanno comunque riscontrato, in alcune malformazioni, una alterazione dei cromosomi. Origine della cardiopatie, quindi, è un'anomalia di formazione e di sviluppo del cuore durante la vita embrionale e fetale tra la seconda e la nona settimana di gestazione.
Altre concause potrebbero essere fattori ambientali e in misura minore, abuso di sostanze quali alcol o uso di alcuni farmaci. Una ricerca sviluppata dalla American Heart Association sottolinea come ci sia un nesso significativo tra possibile sviluppo di malformazioni e inquinamento atmosferico. Le anomalie, tollerate nella fase fetale, diventano riscontrabili dopo la nascita.
È importante sottolineare, però, che un semplice elettrocardiogramma fetale che - insieme ad esami come elettrocardiogramma o ECG, ecocardiogramma di superficie, ecocardiografia fetale, risonanza magnetica, tomografia assiale computerizzata - in soli 30 minuti e in maniera assolutamente indolore può assicurare diagnosi complete e dettagliate di tutte le patologie cardiache congenite. In caso di patologie serie, si ricorre a tecniche di indagine invasive, il cateterismo cardiaco e l'eco transesofageo.
Le cure per le patologie cardiache congenite
La maggior parte delle patologie cardiache congenite può essere trattata con intervento chirurgico, emodinamica interventistica ovvero con terapia ibrida. Questi interventi, in alcuni casi, possono essere effettuati anche durante le prime settimane di vita del bambino. A volte, purtroppo, però la chirurgia non può intervenire. In questi casi, è necessario ricreare le condizioni affinché la cardiopatia possa essere compatibile con la vita. È necessario - con il supporto dei genitori nell’infanzia - che i pazienti seguano, a volte per tutta la vita, una terapia farmacologica ed ai controlli periodici (in gergo chiamati follow-up). Nei casi estremi, si può ricorrere al trapianto cardiaco.