Si celebra domenica 15 settembre il World Lymphoma Awareness Day ossia la Giornata sul linfoma 2019, sotto il consueto slogan “Le piccole cose creano fiducia” (Small things build confidence), basato su una ricerca portata avanti dalla Lymphoma Coalition, la rete mondiale che promuove l’evento in 50 Paesi, che dimostra quanto la fiducia costruita in ambito sanitario sia essenziale nel processo di cura.
La Giornata prevede una campagna social, che si può supportare condividendo contenuti attraverso l’hashtag #WLAD2019 su Facebook, Twitter o Instagram. I contributi faranno crescere in tempo reale “l’albero della fiducia”, segno del supporto a tutte le persone che convivono con un tumore del sistema linfatico. Sul sito dedicato, si può vedere sin da ora il piccolo albero che, si spera, crescerà nei prossimi giorni con la diffusione delle informazioni e con la sensibilità delle persone.
Conosciamo veramente la malattia?
Il linfoma è una malattia tumorale del sistema linfatico: l’apparato costituito da cellule e tessuti che si occupano della difesa dell’organismo dagli agenti esterni e dalle malattie. Si sviluppa da un’alterazione delle cellule linfocitarie - le cellule immunitarie - presenti all’interno dei linfonodi, della milza, del timo (una ghiandola che si trova nello sterno) e del midollo osseo. Il linfoma può interessare queste aree, ma anche gli altri organi.
I linfomi sono classificati in due categorie, i linfomi di Hodgkin e i linfomi non Hodgkin. Il primo tipo, che prende il nome dal medico che per primo l’ha scoperto, colpisce soprattutto in due fasce d’età: tra i venti e i trent’anni (frequente nelle giovani donne) e oltre i settant’anni.
Il linfoma di Hodgkin
Il linfoma di Hodgkin è un tumore relativamente raro, che rappresenta circa lo 0,5% di tutti i casi di tumore diagnosticati. A livello italiano l’incidenza si assesta attorno a 4 casi su centomila abitanti ogni anno (tra gli uomini) e 3,3 tra le donne.
L'infezione da virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi infettiva, può aumentare il rischio di LH, così come tutte le condizioni nelle quali il sistema immunitario non funziona al meglio (infezione da HIV, AIDS, malattie autoimmuni o terapie con farmaci antirigetto dopo un trapianto).
Il linfoma di non Hodgkin
I linfomi non Hodgkin hanno, invece, un’incidenza di 5 volte superiore e il 95% dei pazienti colpiti da questa malattia sono adulti. Il linfoma non Hodgkin si sviluppa quando l’organismo produce un eccesso di linfociti anomali, per una serie di mutazioni genetiche acquisite. Normalmente, infatti, i linfociti hanno un ciclo vitale tale per cui le cellule più vecchie muoiono e vengono rimpiazzate da cellule più giovani. I linfociti malati, al contrario, non muoiono e continuano a crescere e a replicarsi, accumulandosi negli organi del sistema linfatico.
Le cause precise, invece, per il linfoma di non Hodgkin (NHL) non sono ancora conosciute, ma i principali fattori di rischio riguardano soprattutto (e anche in questo caso) le infezioni da virus Epstein-Barr e tutte le condizioni di immunodepressione (ad esempio in seguito a un trapianto d’organo o a infezione da HIV) e alcune infezioni virali tra cui l’epatite C e l'infezione da virus T-linfotropico dell'uomo.
In Italia sono circa 150mila le persone che convivono con un linfoma. I più comuni nel nostro Paese sono i linfomi che derivano dai linfociti B. Le cause di questi tipi di tumore non sono però ancora del tutto chiare.
Al via un convegno a Pescara sul Linfoma
Il Gal, Gruppo abruzzese linfomi onlus, organizza in occasione della Giornata Mondiale sul Linfoma un pomeriggio a tema in programma per sabato prossimo, 14 settembre 2019. All’auditorium Petruzzi di Pescara, dalle 14,30 fino alle 18,30, si svolgerà infatti un evento “quasi unico nel suo genere” – annunciano gli organizzatori - incentrato sul rapporto medico/paziente in una sorta di dibattito aperto.
Una formula innovativa per avere risposte chiare e dirette. L’evento sarà in linea con il tema della campagna mondiale, che si riferisce all’importanza dell’esperienza positiva dei pazienti nell’ambito dell’assistenza sanitaria: i piccoli gesti, l’informazione corretta, il tempo dedicato al malato, la trasparenza e la vicinanza del personale sanitario e delle famiglie creano fiducia, un aspetto che nelle cure oncologiche diventa particolarmente prezioso.
Per partecipare all’iniziativa pescarese è necessario registrarsi telefonando alla segreteria organizzativa (085 295166) oppure online sul sito dedicato agli eventi o, per altre info, si può consultare il sito del Gal.