Nel mondo una persona su 11 convive con il diabete, ne soffrono oltre 400 milioni di individui. Eppure il diabete resta una patologia poco conosciuta, a volte sottostimata. Per questo è stata istituita una Giornata Mondiale del Diabete nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si celebra ogni anno il 14 novembre.
Per l'edizione 2018 (GMD), nelle due settimane che vanno dal 5 al 18 novembre, saranno almeno un migliaio in tutta Italia le iniziative legate alla conoscenza e alla prevenzione della patologia. La GMD si tiene il 14 novembre perché in quel giorno di 127 anni fa nacque Frederick Banting, il co-scopritore dell’insulina, nel 1922, assieme a Charles Best.
L'importanza della famiglia
In Italia, la Giornata è organizzata ogni anno da Diabete Italia, la Onlus che riunisce società scientifiche di diabetologia, associazioni professionali e associazioni dei pazienti e dei genitori di ragazzi con diabete. In circa 500 località d’Italia si svolgono centinaia di eventi, con migliaia di volontari. Nel 2017 Diabete Italia ha ricevuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per l’organizzazione della GMD e per l'impegno nella lotta al diabete. Il tema del 2018? La famiglia.
“Il diabete è una malattia che può essere anche molto invalidante – spiega Concetta Suraci, presidente di Diabete Italia – e tutti i familiari devono esserne coinvolti nella prevenzione e nella gestione. L’80% del diabete di tipo 2, una patologia cronica che colpisce indipendentemente dal sesso e dall’età, è maggiormente presente in età adulta e la sua incidenza aumenta con l’età anagrafica, è prevenibile, a differenza del tipo 1, con l’adozione di uno stile di vita sano. Buone abitudini alimentari e un’attività fisica adeguata, dove il ruolo della famiglia è fondamentale per metterle in atto, sono assolutamente necessarie”.
Anche la gestione di una persona con diabete coinvolge tutta la famiglia. “Pensiamo ai bambini con diabete – continua Suraci – ma anche agli anziani da portare a visite ed esami. Si stima che 20 miliardi siano i costi diretti e indiretti della malattia: la voce più alta è naturalmente quella dell’ospedalizzazione (circa 7 miliardi) ma pesano anche le assenze dal lavoro (5 miliardi) e i prepensionamenti (7 miliardi)”.
Due settimane di eventi in tutta Italia
Nei giorni che vanno dal 5 al 18 novembre verranno coinvolte 500 città d’Italia con migliaia di attività. Nelle piazze, sotto i gazebo e tra i banchetti dei volontari sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni compilando un semplice questionario, ricevere informazioni sul diabete e i suoi fattori di rischio e materiale informativo dedicato alla prevenzione e alla corretta gestione della malattia. Inoltre, molti servizi di diabetologia ed ambulatori di MMG saranno disponibili ad effettuare lo screening nei soggetti a rischio e lo stesso faranno più di 200 farmacie comunicali aderenti ad Assofarm. Saranno inoltre effettuati incontri di sensibilizzazione ed informazione presso diversi consultori e saranno attivi i servizi di Diabetologia Pediatrica. A livello locale, verranno organizzati moltissimi eventi collaterali: conferenze, convegni, dibattiti pubblici, incontri con le autorità locali, spettacoli e, come in altre parti del mondo, illuminazione in blu di numerosi monumenti; grande spazio alla prevenzione con passeggiate, ed altre attività sportive.