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Gli italiani e il consumo di antibiotici

Gli italiani e il consumo di antibiotici

L'Italia è il quarto Paese UE con il più alto tasso di consumo di antibiotici. Quattro persone su dieci li assume senza prescrizione medica.

Con un incremento medio del 18% dal 2000 al 2007, e preceduto solo da Francia, Grecia e Cipro, l’Italia si attesta tra i Paesi europei con il più alto tasso di consumo di antibiotici.

I dati analizzati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) stimano che 1 milione e mezzo di persone fa uso quotidianamente di un antibiotico ma solo una su due sa cosa sia e cosa curi. E se quattro persone su dieci li assume senza prescrizione medica, nel 2007 sono stati circa 3-4 milioni i pazienti sottoposti a terapia antibiotica in ambito ospedaliero.

Tra le cause più frequenti di prescrizione: le infezioni delle vie respiratorie (60%) del sistema urinario (9%) dell’orecchio (6%) del cavo orale (6%). Per quanto riguarda i consumi al primo posto si trova la penicillina, seguita da macrolidi e chinoloni.

Antibiotici come panacea di tutti i mali usati per curare raffreddori e influenze, infezioni batteriche e virali, per accelerare e addirittura prevenire l’insorgenza di sintomi acuti.

Il massivo ricorso all’utilizzo di Antibiotici a largo spettro, spesso anche a causa di una inappropriata informazione da parte dei medici sulla corretta gestione del farmaco, non appare giustificato e risulta, anzi, responsabile di importanti fenomeni di antibioticoresistenza nei confronti di questa classe di farmaci. 

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Secondo gli esperti i batteri sono sempre più resistenti. Colpa dell'uso scorretto degli antibiotici e delle terapie fai da te.

Per un futuro prossimo, si comincia a temere di non poter disporre più di alcun farmaco per combattere le infezioni: alcuni germi patogeni hanno infatti sviluppato livelli di Antibioticoresistenza che si attestano attorno al 90% e alcuni ceppi, tra cui il Microbatterio della Tubercolosi, sono divenuti resistenti a tutti i 100 antibiotici disponibili.

Un problema per la tutela della salute dei cittadini di rilevanza tale da spingere istituzioni internazionali come l’Oms a parlare di allarme.

A tal proposito, l'AIFA, l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in concomitanza con la Giornata europea per gli antibiotici (18 novembre 2008), lanciano la campagna "Antibiotici sì, ma con cautela", realizzata con l’obiettivo di informare i cittadini su un uso consapevole ed appropriato degli antibiotici.


Per approfondire guarda anche: “L'indagine, antibiotici prescritti troppo alle donne“

Ultimo aggiornamento: 28 Marzo 2017
3 minuti di lettura

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