Presentata ieri mattina a Roma, a Montecitorio, il programma di eventi e iniziative per celebrare il 90° anniversario dell’Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS). Diffuso sia il logo della celebrazione che un manifesto con centinaia di nomi dove si legge: “Nel 1927 solo 17 persone risposero alla prima ricerca di donatori volontari, lanciata da Vittorio Formentano. Oggi, dopo 90 anni, siamo più di 1.300.000. Tutti importanti allo stesso modo, come quei primi 17. Tutti parte di una storia unica: la nostra, la vostra”.
“La data dell’1 dicembre - ha spiegato Vincenzo Saturni, presidente nazionale AVIS - non è casuale perché AVIS vuole essere in prima linea per la promozione di corretti stili di vita anche nell’ambito delle malattie sessualmente trasmissibili”, ricordando che ieri si è celebrata anche la Giornata mondiale contro l’AIDS.
Alla conferenza stampa presente anche Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale Volontariato, che ha ricordato i 90 anni di “impegno civile dell’Associazione, infrastruttura strategica ed efficiente per il nostro sistema sanitario. L’anniversario è l’occasione per ricordare con gratitudine questa storia e rinnovare l’impegno per il futuro”.
A Montecitorio c’era anche Maria Rita Tamburrini, in rappresentanza del Ministero della Salute. “Il nostro sistema sanitario - ha detto - così come l’ultima legge trasfusionale 219/05, devono moltissimo all’intuizione della gratuità di Vittorio Formentano e dei primi 17 che risposero all’appello”.
Stefania Vaglio, in rappresentanza del Centro Nazionale Sangue, ha ricordato che AVIS non svolge solo “un ruolo importante nella governance del sistema sangue, ma anche nella promozione di buone prassi sanitarie”.
#90AVIS: le iniziative
Numerosi i progetti in programma per il 90° anniversario di AVIS, caratterizzato dall'hashtag #90AVIS. Tra i vari, ad esempio, la presentazione di uno studio sulle evoluzioni mediche e sociali nel corso di questi novant'anni, un'indagine condotta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche sugli scenari futuri di AVIS e un approfondimento del Libro Bianco, pubblicato nel 2013, che porrà l'attenzione sulla valutazione dell'impatto sociale.
Da segnalare, poi, la campagna partecipativa Dialetti, che ha coinvolto attivamente tutte le 3.400 sedi, invitate ad inviare il loro proverbio o motto che ha a che fare con il sangue e a partecipare al casting online. Il risultato è una campagna stampa, radio e video che rappresenta il ritratto collettivo dell’Associazione e, indirettamente, dell’intera società italiana. Una testimonianza dell’eterogeneità delle tradizioni, credenze, sistemi di vita e di rapporti, ma al tempo stesso anche dell’universalità di certi valori e sentimenti, come l’amicizia e la solidarietà.
Infine, delle celebrazioni fa parte anche l’installazione Alfabeto della Solidarietà: l’AVIS ha chiesto ai più giovani donatori di scegliere la lettera dell’alfabeto che corrisponde all’iniziale della parola che riassume per ciascuno il senso di donare. Con le lettere raccolte è stata formata una grande installazione multimediale che sarà allestita a Milano, nel prossimo mese di maggio, in occasione dell’Assemblea Nazionale AVIS 2017.