Il 12 ottobre scorso, in tutto il mondo, si è celebrata la Giornata Mondiale del Malato Reumatico. Per l'occasione domenica 16 ottobre, in piazza San Silvestro a Roma, ci sarà un evento dedicato al tema della prevenzione e dell’informazione, organizzato da ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici).
Nella piazza della Capitale, medici e infermieri del Policlinico Gemelli, del Policlinico Umberto I, dell’Ospedale Santo Spirito e dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù saranno a disposizione per consulti e screening gratuiti, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Il destino è nelle nostre mani. Usiamole per aiutarci: lo slogan della Giornata è un invito all'autoaiuto. “Le mani rappresentano il simbolo della sofferenza e della limitazione funzionale dei malati reumatici. Se le mani di una sola persona possono fare poco, le mani di molte persone, anche se con limitazioni funzionali, possono azionare la leva del cambiamento finalizzate al sostegno della qualità della vita”.
I malati reumatici in Italia
In Italia sono oltre cinque milioni le persone che soffrono di malattie reumatiche. Nonostante ciò, però, in molti ne sanno troppo poco su queste patologie. Lo ha rivelato l’Osservatorio APMAR (Associazione Nazionale persone cone malattie reumatologiche e rare) attraverso uno studio condotto su circa 4.500 italiani di età compresa tra i 20 e i 45 anni, presentato l’11 ottobre scorso a Roma, in occasione del convegno "Malattie reumatiche, APMAR e le sfide di domani".
Dallo studio è emerso che la maggioranza degli italiani associa le malattie reumatiche comuni ai mal di schiena come lombalgia (56%) e Sciatalgia (52%). Inoltre, il 34% degli intervistati ritiene che tali patologie insorgano soltanto nella terza età (34%) e che siano dovute soprattutto a fattori ambientali come freddo e umidità (32%).
Il 23% degli italiani, poi, crede che le malattie reumatiche si possano sempre prevenire e che per curarle, oltre ai farmaci appositi (26%), possa essere sufficiente fare attenzione all'Alimentazione (13%) e agli sforzi fisici (21%).
Antonella Celano, presidente di APMAR, ha affermato che “per la persona affetta da malattie reumatiche, una buona informazione rappresenta uno degli aspetti più importanti del successo terapeutico”. “Ma non dimentichiamo - ha aggiunto - il grande impatto sociale che le malattie reumatiche hanno anche dal punto di vista economico”. Da qui l’appello di APMAR: “Lo Stato deve investire risorse per dare dignità e diritti alle persone con malattie reumatologiche: sono 22 milioni le giornate di lavoro perse all’anno in Italia, con un calo di 3 miliardi della produttività”.
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