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Nuovo vaccino Novavax: bio e con meno effetti collaterali

Nuovo vaccino Novavax: bio e con meno effetti collaterali

Al vaglio dell’EMA il nuovo vaccino proteico dell’azienda americana Novavax. Come funziona?
In questo articolo:

Un nuovo vaccino a base proteica si appresta ad unirsi nella lotta globale al Covid-19: si chiama Nuvaxovid (NVX-CoV2373) è bio, ha costi più contenuti e si basa su meccanismi in grado di ridurre ulteriormente gli effetti collaterali. Spieghiamo bene cos’è e come funziona.

Vaccino Novavax: cosa vuol dire proteico?

L'azienda biotecnologica Novavax ha finalmente presentato all’EMA - Agenzia Europea del Farmaco - la richiesta di autorizzazione all'immissione del nuovo vaccino anti-Covid Nuvaxovid nelle prossime settimane.

Si tratta di un vaccino proteico che, a differenza delle tecnologie a mRNA e vettore virale (su cui si basano i vaccini attualmente in uso), fornisce alle cellule proteine e coadiuvanti (la saponina) che stimolano la risposta immunitaria, scatenando la formazione di anticorpi.

Questa tecnologia contiene infatti minuscole particelle della proteina Spike (presente sulla superficie del virus Sars-CoV-2) prodotte in laboratorio; qualora la persona vaccinata con Nuvaxovid entrasse in contatto con il virus, il sistema immunitario riconoscerà la proteina Spike e sarà in grado di neutralizzarla.

Come funziona il vaccino Novavax?

Il protocollo prevede la somministrazione di due dosi a distanza di 21 giorni.

Una volta somministrato, il vaccino attiva il sistema immunitario identificando le particelle proteiche come estranee e produrrà difese naturali tramite anticorpi IgG ed IgM selettivi e tramite la produzione dei linfociti T e B.

Ad oggi, i risultati della sperimentazione clinica sembrano promettenti, dimostrando un’efficacia protettiva al 90% contro le forme sintomatiche di Covid-19, paragonabile a quella dei vaccini a mRNA ma con minori effetti collaterali.

Un vaccino adatto ai più timorosi

Il vaccino di Novavax potrebbe rappresentare la soluzione ideale (anche per le terze dosi), per tutte quelle persone ancora indecise o timorose verso la pratica vaccinale attuale.

Di fatto, questo nuovo vaccino adotta una tecnica - quella delle proteine ricombinanti - collaudata da decenni per proteggere le persone da epatite B, meningococco B, herpes zoster, Hpv e altre infezioni virali.

 
Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2021
2 minuti di lettura

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