In vista dell’Obesity Day, la campagna di informazione e sensibilizzazione sull’obesità promossa ogni anno, il 10 ottobre, l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) diffonde le regole principali per combattere l’obesità:
- svolgere attività fisica;
- fare attenzione ai condimenti e a come si tende a distribuire il cibo mangiato nella giornata, masticando con calma e ingerendo pezzi piccoli di alimenti;
- non eliminare i tradizionali cibi considerati maggiormente calorici (pane, pasta, patate);
- consumare verdura a volontà (ma attenzione alla frutta);
- mangiare pesce almeno due volte alla settimana;
- limitare il consumo di alcool;
- porsi degli obiettivi fisici raggiungibili e, una volta ottenuto, mantenere il dimagrimento.
Come sottolinea l’ADI “il successo di qualunque intervento sui comportamenti alimentari è legato alla capacità del dietologo clinico di trasmettere presupposti positivi e non costrittivi. È basilare evitare la frase ‘Deve stare a dieta’, che può essere vissuta al pari di un ordine che implica una minaccia e quindi genera resistenza”.
Il ruolo della dieta mediterranea
Protagonista dell’edizione 2017 dell’Obesity Day è la dieta mediterranea regionale. “Nell’area del Mediterraneo la ricerca di cibo rappresenta da sempre un percorso di intelligenza, creatività, gusto della bellezza e socialità. Elementi, questi, che fanno delle singole diete mediterranee regionali modelli alimentari dal basso impatto ambientale, contribuendo alla sicurezza alimentare e ad uno stile di vita sano per le generazioni attuali e future”, spiega Giuseppe Fatati, presidente Fondazione ADI.
L’intento di questa edizione, dunque, è recuperare e promuovere gli stili alimentari delle singole regioni del nostro paese come modelli di dieta sostenibili utili ad affrontare emergenze sanitarie e patologie in aumento. I dati Istat riportano che nel 2016 la popolazione italiana adulta obesa ha raggiunto il 10,4%, mentre il 35,5% risulta in sovrappeso. Così, nel corso dell’Obesity Day, gli esperti ADI si concentreranno sul concetto – spesso altrove abusato – di “mediterraneità”, ovvero un approccio alimentare contraddistinto da: spazio fisico (la cucina), tempo (il tempo dedicato al cibo), economia (il corretto uso delle risorse), rapporti e relazioni (con riferimento ad identità storiche e all’appartenenza), cultura (le coltivazioni consone ai luoghi e alle esigenze del gruppo familiare) e politica (la teoria dello stato e il territorio).
Incontri, colloqui e consulenze aperti al pubblico
“Obesità, sovrappeso e dieta mediterranea regionale”. È il tema di una serie di incontri – tra approfondimento e sensibilizzazione – aperti alla popolazione, che il 10 ottobre le singole sezioni regionali dell’ADI promuoveranno in contemporanea, dalle 16 alle 19, sull’intero il territorio nazionale. Incontri ai quali parteciperanno qualificati addetti ai lavori: medici, dietisti, psicologi e altre figure sanitarie, giornalisti.
E ancora, sempre nel corso della giornata, tutti i 120 centri di dietetica e nutrizione clinica presenti a livello nazionale e aderenti all’Obesity Day organizzeranno la tradizionale giornata del paziente, nell’ambito della quale il personale sanitario sarà a disposizione per colloqui gratuiti di informazione e consulenza, ma anche per valutare il grado di sovrappeso e individuare, nello specifico, i percorsi terapeutici nutrizionali più adatti alla persona.
Collegandosi al portale obesityday.org è possibile individuare il centro più vicino alla propria città, consultare le prestazioni, le attività offerte e appurare le modalità di accesso alla struttura.