Oggi, martedì 28 giugno, si celebra in tutta Italia la XI Giornata Nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza, manifestazione promossa dal Ministero della Salute e dalla FINCO (Federazione Italiana Incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico).
L’incontinenza urinaria, come si sa, è caratterizzata dalla perdita involontaria delle urine, determinando un peggioramento della qualità della vita e riguarda oltre 400 milioni di persone nel mondo e 4 milioni in Italia. In particolare, nel nostro Paese, ne soffre una donna su quattro prima della Menopausa e due donne su cinque dopo la menopausa; inoltre, l’incontinenza urinaria colpisce anche il 35% degli uomini oltre i 40 anni.
Nonostante questi numeri, però, l’incontinenza è un problema sottostimato da un lato dai medici e dall’altro, a causa dell’imbarazzo e dell’insicurezza, da chi ne soffre.
I tipi di incontinenza urinaria
Esistono tre tipi principali di incontinenza urinaria:
- da stress: le perdite di urina sono conseguenza della pressione sulla Vescica in seguito a tosse, starnuti, risa o quando si solleva qualcosa di pesante;
- da urgenza: quando si avverte la necessità improvvisa e incontrollabile di andare in bagno. Questa incontinenza può essere causata da infezioni o anche da disturbi neurologici e dal diabete;
- funzionale: quando una menomazione fisica o mentale impedisce di recarsi in bagno in tempo. È il caso, ad esempio, di una grave artrite o di disabilità motoria.
Quando bisogna consultare un medico?
L’incontinenza urinaria può essere momentanea ma se, invece, è frequente e sta influenzando la qualità della vita, allora è importante consultare un medico, soprattutto perché bisogna tenere presente che non si tratta di una malattia ma di un sintomo. Da qui la necessità di capire cosa ci sia dietro all’incontinenza.
L'importanza dell'informazione
Durante la Giornata Nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza ci saranno varie occasioni per informare i cittadini sulle funzionalità della vescica.
Innanzitutto, pochi sanno che la capacità di contenimento della vescica è di 300 centimetri cubici: oltre questa soglia, quindi, il cervello invia i primi impulsi preparatori allo svuotamento.
La frequenza di svuotamento della vescica giudicata normale è, invece, di 4/5 volte al giorno.
Infine, la quantità di acqua che ognuno di noi dovrebbe bere in una giornata è di almeno due litri (e produciamo intorno a 1.000/1.2000 millilitri di urine).
Per approfondire guarda anche: “Incontinenza urinaria“