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Perché baciarsi fa bene

Perché baciarsi fa bene

Ogni anno, il 6 luglio ricade l'International Kissing Day, una giornata mondiale dedicata al bacio e ai benefici del baciarsi per il nostro organismo.
In questo articolo:

Baciare fa bene alla salute: non è solo una dimostrazione di affetto nei confronti di qualcuno ma anche un vero prodigio per il proprio benessere psicofisico. Per questo motivo oggi, 6 luglio, si celebrano baci in quantità, con la Giornata Mondiale del Bacio. Istituito ufficialmente in Gran Bretagna nel 2006, oggi l’International Kissing Day è diventato un appuntamento fisso in tutto il globo.

È vero: un bacio di 10 secondi può trasmettere fino a 80 milioni di batteri, secondo gli esperti della Netherlands Organisation for Applied Scientific Research. Alcuni sono nocivi, come lo streptococco o il virus Epstein-Barr. Ma la maggior parte non fa male, anzi rinforza le nostre difese immunitarie.

E se non dovesse essere un argomento convincente al punto giusto, ecco che l'esperta Andréa Demirjian nel suo libro "Kissing: Everything you ever wanted to know about one of life's sweetest pleasures" elenca altre virtù del bacio: combatte dolori come quello mestruale e il mal di testa grazie al suo effetto vasodilatatore, abbassa la pressione, migliora l'umore mettendo in circolo ormoni della felicità e sostanze che fanno bene come serotonina, dopamina e ossitocina, e infine aumentando la salivazione aiuta a combattere la carie.

Quando i baci “fanno bene al cuore” e sono un antistress naturale

L’adrenalina che si sprigiona con un bacio fa pompare più sangue al cuore, diminuendo la pressione sanguigna e il colesterolo. Secondo gli esperti, inoltre, baciare aumenta il battito cardiaco migliorando la circolazione sanguigna. 

Quando si bacia la soglia che attiva i recettori del dolore si alza: da qui ha origine un certo potere antidolorifico del bacio, che sarebbe dovuto al rilascio delle endorfine, i neurotrasmettitori che hanno caratteristiche antidolorifiche e fisiologiche molto simili a quelle dell’oppio e della morfina.  Allo stesso tempo baciare libera ossitocina, l’ormone del buon umore che contribuisce a ridurre la depressione

Con un bacio via tristezza, angoscia, ansia e soprattutto stressi baci riducono i livelli di cortisolo, considerato proprio l'ormone dello stress. I baci fanno sentire meglio e in generale rendono le coppie più longeve e le famiglie più felici.

Con i baci difese più forti, pelle più giovane e qualche chilo in meno

Quando baciamo alleniamo fino a 30 muscoli facciali e attiviamo l’irrorazione sanguigna: la pelle del nostro viso si mantiene così morbida, resistente e giovane. Ma l’atto di baciare consente anche di bruciare calorie, per il movimento che si fa, ma soprattutto per le emozioni che suscita. I baci, infatti, possono accelerare il battito cardiaco fino a 140 pulsazioni al minuto, contro le 70 normali. In questo modo si accelera il metabolismo.

Il sistema immunitario contemporaneamente diventa più forte e, secondo l’Academy of General Dentistry, il bacio fa aumentare la produzione di saliva, favorendo la rimozione dei residui di cibi e dei batteri responsabili della carie.

Una campagna contro il tumore al seno

Quest’anno, in occasione dell'International Kissing Day, la Ghd (il brand internazionale di phon e piastre per capelli) assieme alla fashion designer inglese Lulu Guinness propone l’edizione limitata Electric Pink a supporto della Fondazione Umberto Veronesi per il progetto Pink is Good, dedicato alla prevenzione e alla cura del tumore al seno.

Nel corso degli ultimi anni, le “Ghd pink limited edition” hanno raccolto oltre 11milioni di euro sostenendo molte associazioni di ricerca contro il tumore al seno in tutto il mondo. Quest’anno l'obiettivo del marchio di acconciature a caldo è di arrivare a 12 milioni. Con la vendita dei prodotti saranno donati al progetto 10 euro per ogni styler e 5 euro per ogni asciugacapelli venduto.

L’obiettivo di Fondazione Veronesi è sostenere i ricercatori  che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura di questa patologia per dare una speranza di guarigione a tutte le donne colpite dalla malattia.

Ultimo aggiornamento: 04 Luglio 2019
4 minuti di lettura

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