Milano, 18 apr. (AdnKronos Salute) - La somma delle risorse destinate alla ricerca in Italia "dà un budget dignitoso, migliorabile ma dignitoso. Troppi, però, sono i rivoli in cui si disperde questa modalità di finanziamento. E questo non consente di dare una massa critica di fondi su base competitiva". E' la riflessione del ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, che, intervenuta oggi alla Giornata della ricerca all'università di Milano-Bicocca, fa notare come "avere una strategia della ricerca è fondamentale e significa avere delle priorità e fare delle scelte. Per quello che ne so, con il Piano nazionale della ricerca, in arrivo, è la prima volta che lo facciamo".
Il Pnr, assicura il ministro, "è pronto. Da circa 3 settimane è stato approvato in pre Cipe e ha avuto l'ok della Cabina di regia che si occupa dei fondi. Il via libera è atteso nella prossima seduta del Cipe, non so se questa settimana o la prossima. L'idea è quella di coordinare le azioni su capitale umano, dottorati innovativi e altri punti cruciali. Non è quindi un problema di risorse limitate, ma di fare strategia. Noi - prosegue Giannini - abbiamo individuato 12 aree di riferimento che non casualmente riflettono le linee di 'Horizon 2020', calate nella realtà italiana secondo una nostra sub-gerarchia".
Il Pnr, assicura il ministro, "è pronto. Da circa 3 settimane è stato approvato in pre Cipe e ha avuto l'ok della Cabina di regia che si occupa dei fondi. Il via libera è atteso nella prossima seduta del Cipe, non so se questa settimana o la prossima. L'idea è quella di coordinare le azioni su capitale umano, dottorati innovativi e altri punti cruciali. Non è quindi un problema di risorse limitate, ma di fare strategia. Noi - prosegue Giannini - abbiamo individuato 12 aree di riferimento che non casualmente riflettono le linee di 'Horizon 2020', calate nella realtà italiana secondo una nostra sub-gerarchia".
Ultimo aggiornamento: 19 Aprile 2016
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