Lunedì 3 dicembre sarà la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, un appuntamento proclamato dall’ONU nel 1981 per promuovere i diritti e il benessere dei disabili e la loro inclusione nella vita politica, sociale, economica e culturale.
Tema del 2018 è “Empowering persons with disabilities and ensuring inclusiveness and equality”: al centro ancora una volta l’inclusione e l’uguaglianza, secondo le linee guida dell’Agenda 2030 che ha inserito la salute e il benessere per tutti fra i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle nazioni.
Le persone con disabilità, risentono maggiormente delle carenze sanitarie, hanno minore accesso all’istruzione, minori opportunità economiche e tassi di povertà più alti rispetto alle persone senza disabilità. Ciò è in gran parte dovuto carenza di servizi, alle limitazioni nell’accesso alle tecnologie d’informazione, alla giustizia e ai trasporti. Senza considerare i molti ostacoli che devono affrontare quotidianamente.
Le persone con disabilità sono molto più a rischio di violenza: la probabilità che i bambini con disabilità - considera l’ONU - subiscano violenze è di quattro volte maggiore rispetto ai bambini non disabili. I fattori di rischio derivano da stigma, discriminazione e ignoranza, così come dalla mancanza di sostegno sociale per coloro che si prendono cura dei disabili.
La Giornata vuole focalizzarsi, inoltre, non solo sulle disabilità fisiche e psichiche - ma anche di altre patologie quali, ad esempio, l’autismo, la sindrome di Down e la sclerosi multipla.
Obiettivo della giornata: abbattere tutte le barriere entro il 2030
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile si fonda sul principio che nessuno sia lasciato indietro. In particolare, il documento mira a un rafforzamento dei servizi sanitari nazionali e al miglioramento di tutte le strutture affinché rendano possibile un effettivo accesso ai servizi per tutte le persone. Sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità permetterebbe un processo rapido verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile, in grado di promuovere una società resiliente per tutti attraverso l’eliminazione della disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e sanitari e in definitiva, l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino.
Tra gli eventi in programma, musei più accessibili
Quest’anno l’evento si pone in chiusura dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, di cui intende promuovere e rilanciare gli obiettivi prioritari, centrati sulla “promozione della diversità culturale, del dialogo interculturale e della coesione sociale”.
In Italia il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) si fa promotore dei principali eventi organizzati sul territorio nazionale, ribadendo, con il consueto slogan “Un giorno all’anno tutto l’anno”, l’impegno verso il più ampio accesso possibile ai luoghi e ai contenuti culturali. Per tutto il mese di dicembre, gli enti culturali, le strutture museali e i siti archeologici che aderiscono organizzano iniziative dedicate a tutti. Per conoscere quelle del proprio territorio, bisogna rivolgersi al comune di appartenenza.
Le iniziative di Roma
A Roma, lunedì 3 e martedì 4 dicembre, si potrà partecipare a percorsi tattili sensoriali al Museo Bilotti e alla Galleria d’Arte Moderna; visite inclusive ai Fori Imperiali, prima area archeologica di Roma priva di barriere architettoniche, e al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina. A Casal de Pazzi è possibile conoscere il Pleistocene senza “limiti” attraverso due percorsi, per sordi e per non vedenti.
Nella struttura archeologica della Porta Asinaria è possibile conoscere la storia di Roma attraverso un racconto nella lingua dei segni. Ai Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali in un incontro si parla delle iniziative intraprese per l’accessibilità, intesa nelle sue varie declinazioni ed è possibile visitare il monumento seguendo un itinerario accessibile anche alle persone con disabilità motoria.
L’obiettivo è favorire una completa accessibilità fisica, sensoriale e culturale: numerose iniziative didattiche coinvolgono bambini e adulti per condividere un’esperienza multisensoriale attraverso l’arte e l’archeologia che si ripeta anche nel resto dell’anno.