Milano, 17 mag. (AdnKronos Salute) - "Basta con questi messaggi irresponsabili sui temi della salute", in particolare "sulle vaccinazioni. Basta con i VIP incompetenti in fatto di medicina, che propagano falsità demenziali approfittando del video o di un microfono". Così attacca Umberto Veronesi, dopo la discussa puntata di 'Virus' andata in onda il 12 maggio su Rai2 e dedicata al tema Vaccini. "Da medico - scrive l'oncologo sul prossimo numero del settimanale 'Oggi' - penso che il mondo scientifico debba rompere gli indugi e scendere fisicamente in campo per contrastare i falsi miti che il mondo antiscientifico, e in particolare il movimento antivaccinazione, continua a diffondere col tam tam dell'allarmismo".
Veronesi si dice preoccupato perché da anni il movimento 'no vax' sta crescendo, in Italia come all'estero, sfruttando soprattutto la cassa di risonanza del web. "Io rispetto il numero crescente di persone che sceglie questo strumento per informarsi, ma la Rete non sempre ha fondamenti scientifici accreditati", avverte lo scienziato.
"La capacità delle vaccinazioni d'interrompere la diffusione delle malattie dipende dal numero delle persone vaccinate - spiega Veronesi - Più persone vengono vaccinate, più è alta la protezione dalla malattia. Tanto che una copertura vaccinale elevata (superiore al 90% della popolazione) contribuisce a proteggere anche chi non è vaccinato, perché riduce il numero delle persone che possono infettarne altre".
Veronesi si dice preoccupato perché da anni il movimento 'no vax' sta crescendo, in Italia come all'estero, sfruttando soprattutto la cassa di risonanza del web. "Io rispetto il numero crescente di persone che sceglie questo strumento per informarsi, ma la Rete non sempre ha fondamenti scientifici accreditati", avverte lo scienziato.
"La capacità delle vaccinazioni d'interrompere la diffusione delle malattie dipende dal numero delle persone vaccinate - spiega Veronesi - Più persone vengono vaccinate, più è alta la protezione dalla malattia. Tanto che una copertura vaccinale elevata (superiore al 90% della popolazione) contribuisce a proteggere anche chi non è vaccinato, perché riduce il numero delle persone che possono infettarne altre".
Ultimo aggiornamento: 18 Maggio 2016
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