Torna anche quest’anno uno degli appuntamenti più importanti dedicati alla salute. Oggi 7 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Salute (World Health Day), un’iniziativa nata grazie all’Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica, diventando così il punto di partenza di un percorso mirato al benessere della comunità internazionale.
Giornata Mondiale della Salute: la campagna sulla depressione
Ogni anno viene scelto un tema specifico, che evidenzia un’area di particolare interesse per l’Oms. Seguendo le fila della campagna “Depression: let’s talk” avviata in occasione dello scorso “World mental health day”, l’edizione 2017 si focalizzerà sulla depressione, una vera e propria malattia che colpisce oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo. Una cifra che è drammaticamente aumentata di quasi il 20% in 10 anni, con una maggiore Incidenza tra le donne.
La Giornata di quest’anno vuole essere, così, il pretesto per porre un accento sulla salute mentale e sul trattamento delle patologie che minano il benessere psichico di una persona. La Depressione può e deve essere curata e per questo è fondamentale parlarne senza alcuna vergogna con amici, familiari e medici, facendosi aiutare anche dai moderni strumenti di comunicazione e spingendo chi ne soffre a rivolgersi a specialisti e a chiedere aiuto.
Per l’occasione, si terranno varie iniziative in tantissime città italiane: installazioni di punti informativi, convegni per educare alla cura del proprio corpo e della propria mente, consulenze psicologiche gratuite.
Depressione: perché è importante parlarne
La depressione è la principale causa di disabilità nel mondo e, secondo l’OMS, è una condizione fortemente legata all’insorgenza di altre patologie quali il diabete e le malattie cardiache. Nessuno è immune: può colpire chiunque ma adolescenti e neo mamme sono le categorie più vulnerabili. Questa condizione mentale provoca angoscia e influisce in maniera negativa sulla capacità di svolgere le normali attività quotidiane, con conseguenze devastanti anche per quanto riguarda i rapporti sociali. In casi gravi, la depressione può addirittura portare al suicidio, specie se conseguente a particolari episodi dolorosi (si parla in questo caso di depressione reattiva).
La mancanza di sostegno per le persone affette da disturbi mentali, insieme con la paura di essere discriminate, impedisce a molti l'accesso ai trattamenti di cui hanno bisogno per vivere una vita “normale”. Uno dei primi passi nella cura di questa patologia è, dunque, quello di affrontare le questioni intorno al pregiudizio e alla discriminazione. Per chi soffre di depressione, parlare con una persona di cui si fida è spesso il primo passo verso il trattamento e il recupero.